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ITINERARI CASSANESI
Dopo Quattro scrittori e due musicisti del novecento cassanese (premio Biagio Lanza nell’anno scolastico 2005/2006), dopo Tracce (idem, 2006/2007), dopo Idee e proposte per lo sviluppo del territorio (idem, 2007/2008), la scuola consegna alla collettività un nuovo lavoro dei suoi alunni e dei suoi docenti. Si fa, cioè, ancora una volta fabbrica di cultura, per contribuire alla valorizzazione delle nostre risorse, nella speranza che chi ha responsabilità di governo del territorio ne faccia tesoro e nella convinzione che solo investendo seriamente in cultura si possa invertire la rotta del sottosviluppo e si possa limitare la nuova diaspora dei cassanesi, che, purtroppo, è sotto gli occhi di tutti.
L’occasione dell’attività didattica sui temi del territorio è data dell’annuale premio dedicato a Biagio Lanza, medico e cultore delle nostre cose, a cui è intitolata la scuola sin dal 30 ottobre del 1982. In verità quei temi sono pratica didattica in tutte le classi, anche se il premio ha il merito d’illuminarli a giorno grazie al lavoro che viene condotto nelle terze.
Si tratta di un premio istituito il 30 ottobre del 1982, in occasione dell’intitolazione della scuola a Lanza, un’iniziativa che è stata, ed è, foriera di una messe di ricerche, d’indagini, di attività didattiche in genere, di cui si spera resti traccia nei ragazzi che dal quel 30 ottobre a oggi vi si sono cimentati sotto la guida attenta dei loro docenti e col contributo dei vari presidi e presidenti del consiglio d’istituto che nel tempo si sono succeduti nella scuola. Un premio, il nostro, che non consegna targhe o borse di studio ma che pubblica i lavori degli alunni, o di gruppi di alunni, affinché ne resti traccia nella loro memoria, nelle loro case, nelle biblioteche del territorio, negli archivi.Carlo Rango
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CALABRIA MEDITERRONE DA SCOPRIRE
“Calabria Mediterraneo da scoprire” recita un famoso cartellone pubblicitario, qui al posto di Mediterraneo si ha un Mediterrone fra itinerari da scoprire…
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LE PORTE DEL SILENZIO
La scrittura di Francesca Viscone, poetica, precisa – con l’intelligenza delle emozioni – ci conduce nel cuore di una molteplicità di nodi cruciali del nostro tempo. Tocca questioni di rilevanza particolare se ci vogliamo mettere in una prospettiva mediterranea di un’Europa a venire, meno etnocentrica e meno ricca, tutta ancora
da inventare. Eppure, queste riflessioni sono molto personali. Si tratta di associazioni, ricordi, annotazioni stimolati da un ritorno a Badolato, paese d’infanzia, paese di montagna, paese svuotato dall’emigrazione, paese emblema di una Calabria sconvolta in passato tanto da catastrofi naturali quanto da violenti processi di sfruttamento
e di migrazioni. Badolato, mon amour.Il libro è stato patrocinato da:
– ANFE: Associazione Nazionale Famiglie degli Emigrati Sede provinciale di Vibo Valentia
– Museo dell’Emigrazione “G.B. Scalabrini” Francavilla Angitola (VV)