TI CHIAMERÒ DOMANI (a Fagiolina)
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Questo piccolo libro di poesie è una raccolta di pensieri personali, intimi e spesso troppo drammatici dell’autore, il quale comincia a lottare contro la malattia del secolo “AIDS” e contro la morte sicura. L’autore nasce a Molfetta (BA)nel 1958, sotto il servizio militare, come impiegato civile, incomincia ad avvicinarsi alle sostanze stupefacenti e all’eroina, si sposa ha una figlia Sara (Fagiolina) a cui dedica questo libro di poesie, si separa e decide di vivere nella Comunità Saman di Sibari (Cosenza) fino a quando non è costretto dalla malattia a ricoverarsi in ospedale. Dove muore dopo una lunga sofferenza.
SKU: | LME00010 |
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Category: | Poesia |
Anno | 1999/2000 |
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Autore | |
Formato |
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PER ASPERA AD ASTRA
Romilda Ciardullo è alla sua prima esperienza letteraria, dal 1996 è non vedente. Romilda adotta un linguaggio a volte romantico, altre schietto, sincero, incline
al suo animo. Spesso la sua poesia è divorata e si fa carico dei mali del mondo, così, determinata scrive: Lulù, Vedove, Le Torri gemelle…
Romilda racconta se stessa ed i suoi sogni, i desideri, le delusioni che la circondano con naturale destrezza, abile la sua penna scrive ciò che il cuore le detta, e così rapisce tutti noi nel sogno della lettura.
Anche per voi come per me l’incontro con la sua poesia, non sarà stocastico.dalla Prefazione
Anna Lauria -
PREGHIERE DELLA PACE MONASTICA
Il libro Preghiere della pace monastica si pubblica per la prima volta in Italia. Il suo autore, il poeta argentino Tomàs Scusceria Muffatti, lo dedicò da giovane —aveva diciannove anni— a Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco, in segno di gratitudine e affetto. Tomàs conobbe Jorge durante gli ultimi anni del liceo. Voleva diventare gesuita perché ammirava la formazione intellettuale e la preparazione culturale dei sacerdoti della Compagnia di Gesù.
El libro Oraciones de la paz monastica se publica por primera vez en Italia. Su autor, el poeta argentino Tomàs Scusceria Muffatti, lo dedicó de joven —tenia diecinueve arios— a Jorge Mario Bergoglio, el Papa Francisco, en signo de gratitud y afecto. Tomàs conoció a Jorge durante los últimos arios de la escuela secundaria. Quería convertirse en jesuita porque admiraba la formación intelectual y la preparación cultural de los sacerdotes de la Comparila de Jesús.
TEATRO 60
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SE VUOI SAPERE DI ME
Poesie inediteSe vuoi sapere di me, il mio cuore è un mesto borgo imperiale ed è l’aquila che si posa sulle altissime vette dei monti gode dell’uragano del cielo azzurrissimo e impetuoso quando la folgore tuona e impreca sulla terra tramortita.
Se vuoi sapere di me, vi è un diluvio immenso di luci nella città di Pietro e dei Cesari antichi.
Ma il mio spirito è pur l’aquila dalle ali spezzate che si posa tristemente a mezzo monte e guarda la pioggia che cade nella valle lamentosa con la serpe acquattata tra i giaggioli. -
FRAMMENTI QUOTIDIANI
Dietro le parole contenute in questo volume batte il cuore di un poeta, di un poeta semplice che, guarda alla realtà che lo circonda con l’ingenuità di chi ha saputo conservare intatti i valori della vita, dell’amore, del lavoro, dell’amicizia, della comunità, della storia. In ogni suo verso, modulato da una musicalità di toni e registri semplice e coinvolgente. Carmine Concistrè penetra nei risvolti più riposti della vita e del mondo e ne trae sempre goccia di linfa benefica e rigeneratrice. Tradizione e modernità, memoria e futuro, realtà e immaginazione si fondono in lui, si combinano per dare luogo ad un messaggio che è ricco di speranza e di fiduciosa attesa…
Prof. Giuseppe Trebisacce
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TI SUONO LE MIE DITA
PER MANO SOLA[…] La vita di Suzana, la vita di ciascuno di noi, ognuno di noi un poeta nella sua vita, costruttore di pezzi da mettere su due piatti di bilancia per poi stare a guardare. Raccolgo i cocci della mia anima, dice la Glavaš; raccogliamo i nostri. Il Male è forte, il Bene è forte e si chiede chi dei due la condurrà alla morte. Facciamo altrettanto. La parola dono la riporta alla parola perdono. E ci chiediamo per chi, perché, ma ce lo chiediamo. Condivisione. Questo chiede e questo chiediamo, tutte le volte che ancora abbiamo la sana abitudine di sfogliare pagine di carta, accoccolati, acconchigliati, come lei dice, disposti ad accogliere poesia. Il poeta provvede a calarci in un abisso in cui trovare luce, ma dobbiamo lasciarci condurre e non pensare che non c’è tempo, non c’è spazio, non c’è vita e natura. Ed è a questo punto che la Glavaš ci ricorda che c’era una volta un Re Signore, che non sapeva odorare i fiori, che non aveva nessuno che gli raccontasse una Favola e forse anche per questo i suoi occhi non avevano luce. E senza luce non c’è meta. La favola del Re Signore è apodittica e svela il senso profondo della poesia. Il senso è si direbbe la necessità del verso. La favola in versi è una ballata col suo ritornello, un rondò, una musica antica. […]
Dalla Prefazione di Maria Gabriella Mariani, pianista compositrice scrittrice
[…] Più silenzi che parole, Suzana parla da nessun luogo, si nasconde agli uomini: dall’oscurità che l’avvolge emerge un brandello del suo animo che descrive la morte come un quadro di Arnold Böcklin. L’Universo vive il tempo di un rimbalzo, che a noi umani appare invece un tempo eterno: un breve abbraccio giustifica la vita, un abbraccio è eterno. Si vive solo di relazione e nella brevità di quei tocchi di pianoforte vi sono le lacrime d’amore o d’amarezza di Suzana. Dice Flaiano, con sarcasmo, che l’Italiano è una lingua parlata dai doppiatori: Suzana Glavaš, Croata, conosce le virtù musicali dell’Italiano meglio di un madrelingua. “L’Arte sentita è una specie di malattia, stato d’animo d’eccezione, sovraeccitazione di ogni fibra, d’ogni attimo”. Così Giacomo Puccini.
È questo il mare increspato di Suzana Glavaš.Dall’Introduzione di Luca Signorini, violoncellista compositore scrittore
Curatele e traduzioni di Suzana Glavaš per la Mongolfiera Editrice e Spettacoli:
Fiora. Dialogo in assenza di Torquato/Cvijeta. Dijalog bez Torquata, dramma, atto unico, edizione in italiano e croato, di Matilde Tortora (cura e traduzione in croato, 2000);
Rebecca nel profondo dell’anima, romanzo sulla violoncellista Rebecca Levi prima durante e dopo la Shoah in Croazia, di Jasminka Domaš (cura e traduzione in italiano, 2000);
Sonetti d’amore (Nuove Versioni)/Zvonjelice ljuvene (Novi prepjevi), per i settecento anni dalla nascita di Francesco Petrarca, edizione in italiano e croato, di Mirko Tomasović (cura e traduzione in italiano, 2003);
Cvijeta Zuzorić/Fiora Zuzzeri quasi una fantasia, dramma, atto unico, rivisitazione contemporanea di due letterate amiche del Rinascimento croato, di Matko Sršen (cura e traduzione in italiano, 2008). -
PASSI NEL TEMPO
Questi versi di due giovani autori si presentano armoniosi e delicati e rivelano un cuore sensibile e profondo, inquieto ed innamorato. Parole dolci intrise di nostalgia che configurano una personalità attenta alla realtà circostante con il grande desiderio di capire l’infinito. Semplici e lineari nascono da una personalità carica di amore e di speranza, da un cuore innamorato che vuole raccontarsi, quasi cercasse attraverso la scrittura di concretizzarsi per comprendere il meglio di sè stessa.
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MEDITERRANEO – PREMIO LETTERARIO “Ulisse” 1997
Le poesie di questa raccolta vogliono essere considerate come dei menù di accesso alla scoperta e alla lettura o alla riscoperta e alla rilettura di quello che possiamo chiamare essenza mediterranea, dove si incontrano richiami mitologici e storici, i riferimenti alla fede, gli usi e costumi vengono intesi,soprattutto dall’uomo del Mediterraneo come spinte a riappropriarsi delle sue radici.
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SPALLE AL MURO (au pied du mur)
Seconda raccolta poetica dell’autore che continua il suo interessante percorso, lasciandosi trasportare sempre dal cuore e dalla mente si fonde con la “gente del Maghréb”, a cui dedica questo libro che scritto in italiano, viene tradotto contemporaneamente in francese e in arabo, un piccolo sforzo per aprire le frontiere e comunicare con più persone. Questo libro da avvio alla campagna di solidarietà “un libro per una scuola Intercomunitaria”. L’appello è rivolto a tutti coloro che sono produttori di arte, disponibili con le loro opere a contribuire per una scuola Mediterranea.