IL MITO E LA DONNA
in Bertol Brecht e Cesare Pavese
13,00€
(…) Il motivo principale, che in primis mi ha indotta a intraprendere questa ricerca comparativa sui due scrittori, è costituito dalla novità e singolarità delle
loro concezioni artistico-letterarie, nonché dalla loro eccezionale tempra morale e dalla fede comune nei valori civili e spirituali dell’umanità. Sia Brecht che Pavese, infatti, assegnano alla cultura, in particolare alla letteratura, il ruolo di stimolare nel pubblico una coscienza critica ed una presa di posizione contro ogni tipo di ingiustizia e di sopraffazione. Per di più, entrambi hanno aderito alla fede marxista, di cui in seguito hanno denunciato aporie e mistificazioni sul piano pragmatico della Real-politik. (…)
I due autori possono altresì essere considerati precursori di una concezione post-moderna della realtà, caratterizzata da insanabili conflitti ed antinomie, a causa dell’eclissi di una Weltanschauung unitaria, regolata da criteri razionali.
| Anno | 2002 |
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NOTE DI UN DIBATTITO
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(“Bloch” di Laénnec Hurbon)
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Appunti e riflessioni sull’opera di GIUSEPPE TROCCOLI
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QUO VADIS…ADAMO?
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GLI SCIOPERI DEL 1943-1944 A BUSTO ARSIZIO
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Il prezzo pagato dalla classe operaia fu altissimo: persecuzioni, deportazioni ed uccisioni furono la risposta dell’occupante nazista e del suo alleato repubblichino.
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Marxismo e crisi ciclica dell’economia capitalistica
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