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LA PIANISTA PERFETTA
La pianista del titolo รจ CLARA SCHUMANN (1819–1896), pianista di livello internazionale, e moglie di ROBERT SCHUMANN (1810–1856).
” (…) La pianista perfetta รจ prima di tutto un atto d’amore. In questa Clara c’รจ il personaggio storicamente delineato come i documenti ci hanno da sempre narrato, la grande artista famosa in tutta Europa per le sua eccellenti qualitร ; ma c’รจ anche la donna profondamente innamorata del suo uomo, al quale riconosce una genialitร assoluta nella consapevolezza di essere stata la sua unica musa ispiratrice, anche se ciรฒ ha comportato la parziale rinuncia alle proprie potenzialitร di compositrice. Nella Clara di Manfridi c’รจ la grande pianista di fama internazionale dentro la quale vive la madre preoccupata per il futuro dei figli, per la salute del suo sposo, travolto da fortissimi disturbi psichici. Una donna cosciente di vivere di persona un importante capitolo della storia, ma senza poter prescindere dalla vulnerabilitร della madre che deve pensare al quotidiano e alle sue urgenze. Per questo parlo di un atto d’amore, perchรจ a questa Clara l’autore ci invita a voler bene, e per farlo crea una fortissima empatia fra la protagonista e lo spettatore, illuminandola di frammenti di normalitร che la spostano dal piedistallo dove la storia l’ha cristallizzata, per avvicinarla a not come donna capace di nutrire sentimenti nobilissimi, ma anche di mostrare le sue paure e fragilitร che ce la rendono assai piรน vicina e piรน vera.”Dalla prefazione di Antonio Di Pofi
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NASCITA E RESURREZIONE DI CITTANOVA
“Le radici di Cittanova affondano in un secolo di pesti, di guerre, di scoperte scientifiche. Era soltanto un casale, certo, Curtuladi, poi Casalnuovo, ma inizia a costruire il proprio destino. Questa e stata la felice e risolutiva intuizione artistica del testo di Manfridi: narraยฌno, le voci, la storia di un paese e le loro stesse vicende, individuali e collettive, diventano la costruzione di una comunitร . (…)
Alle pesti del Seicento si sostituiscono nel secolo successivo sommovimenti naturali e politici. II terribile “tremuoto” del 1783 provoca danni immensi, mettendo a dura prova la popolazione che seppe mostrare forza e coesione, specie davanti allo sgomento per la morte della principessa Maria Teresa Grimaldi. La Repubblica partenopea nei pochi mesi di vita, da gennaio a giugno del 1799, vide la borghesia cittadina ergersi a protagonista dell’affermazione dei valori della rivoluzione francese. Innalzare l’albero della libertร e combattere la battaglia contro i sanfedisti nel forte di Vigliena presso Napoli, segnarono, dopo il bando di Grimaldi, l’atto fondativo del paese.
Giuseppe Manfridi con Nascita e Resurrezione di Cittanova ha saputo rendere alta e tesa drammaturgia questi avvenimenti storici, trasformando le gesta eroiche in un grido universale di libertร .”Dalla prefazione di Francesco Adornato
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(RIS)VOLTI DELL’AMORE
“Fra tutte le creature dotate di anima e intelligenza noi donne siamo le piรน sventurate”. Queste le parole di Medea nel testo euripideo.
Ed รจ, infatti, Medea simbolo di quella fragilitร femminile che si cela tante volte dietro una imponente corazza.
Donna abbandonata, tradita e ferita nell’orgoglio, dominata dal profondo desiderio di farsi giustizia, Medea, con lucida ratio, giunge al parossismo senza tregua trasformando la sua esasperazione in follia. -
ANEDDOTI AL RISTORANTE DOPO LO SPETTACOLO
Il titolo, “Aneddoti al ristorante”, รจ riduttivo. C’รจ ben altro in questo libro di Marco Parodi che mette insieme, recita dopo recita, le chiacchiere, i pettegolezzi, le gaffes, le descrizioni di volta in volta divertenti, commosse e pungenti dei mille commensali con cui, per quarantacinque anni, ha diviso la tavola. C’รจ la ricerca, ostinata e a tratti amara, di un tempo perduto, di un mondo che non c’รจ piรน: quella “vita orribile composta da infiniti quarti d’ora meravigliosi” che l’autore, nell’epigrafe affidata alle parole della grande Sarah Ferrati, intende celebrare. Non c’รจ piรน quel teatro, fatto di tournรฉe che duravano mesi, da settembre a giugno, e spesso si concludevano proprio in Sardegna, dove Parodi ha scelto molti anni fa di vivere, e di continuare a fare il suo mestiere. Era un titolo in cartellone, allora, il teatro, ed era anche una continua ricerca di alberghi, di camerini sufficientemente comodi, di ristoranti giusti. Era un ritrovarsi tutti. Amici e nemici, complici e antagonisti, amanti e coniugi ufficiali (arrivavano il fine settimana, a scompigliare posti a tavola ed emozioni).
Pettegolezzi, segreti inconfessabili (e confessatissimi), sospetti, debolezze, avarizie, gelosie. Era un teatro nel teatro. Lo รจ – un teatro nel teatro del teatro – in questa serie di aneddoti che Parodi inanella con feroce eleganza. Mettendo i suoi lettori nella divertita condizione di guardare dal buco della serratura, senza sentirsi troppo indiscreti. Ma anche concedendo loro di salire in palcoscenico, prima di cena.Nota di Maria Paola Masala
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LA STREGA DELLA GIUNGLA
“Gli indigeni Sanguerosso avevano in un tempo lontano, quando lui era molto piccolo, ucciso i suoi genitori che erano felici e innamorati. Un giorno, mentre facevano il bagno nel fiume Sanguerosso, furono catturati e barbaramente decapitati ai piedi del grande Dio Ebรฒr e il loro sangue รจ ancora custodito in un posto segreto”.
“Figlia mia, un tragico destino ti ha portata via da me troppo presto, troppo giovane per lasciarmi, l’immenso dolore mi ha spezzato il cuore: i tuoi abbracci mi davano energia e speranza, non riesco a dirti addio, ma ti dico solo che da quando non ci sei piรน io piango e sorrido allo stesso tempo, la mia mente รจ impazzita, ciao, ti voglio tanto bene, piccola”. -
IL VIAGGIO CHE NON HO FATTO
THE JOURNEY I NEVER MADEDue donne si incontrano in una stazione. Petra รจ una migrante dei giorni nostri, straniera in Italia, sta per tornare al suo Paese dopo anni di assenza. Silvia รจ un’italiana degli anni cinquanta e si prepara ad emigrare. Sono chiuse in una stazione dove i treni sono soppressi. Tra timori e diffidenze il dialogo tra di loro si fa strada. La stazione si affolla via via di un coro di migranti di diverse epoche e luoghi, le loro voci si inseguono come in una fuga musicale e ci fanno vivere la partenza, il viaggio, l’arrivo e ancora la partenza. Quando l’affollamento si รจ fatto insopportabile, un treno si avvicina.
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SE LA TERRA TREMA
Lei, forse, รจ l’unica superstite di un terremoto, di una cittร abbattuta, di un aereo caduto, forse si รจ persa allontanandosi dal gruppo fuggitivo … situazione che le ha causato cecitร : provvisoria? definitiva? Un video a dirci che le cittร si sgretolano, ma lei รจ portatrice di fiducia nella vita. Tra tenerezze e passioni tra parole e danza si assiste alla ricostruzione di una identitร femminile che rintraccia, nella memoria, accadimenti del contesto familiare che la vide, pur nella povertร , felice. Il pubblico si confronta sia con l’estraneo sia con lo straniero che รจ dentro di lui/noi e intuisce, che non vi รจ sud nel mondo, se non nel modo con cui ognuno guarda l’altro/a e tutte le diversitร , oppure nel modo con cui dร valore a ciรฒ che ha consistenza materiale: casa, oggetti, indumenti: il mondo che ci rassicura. Ma io esisto nella misura in cui riconosco il diritto a esistere, con pari dignitร e attenzione all’altra/o fuori da me e che, diversamente da me, attraversa difficoltร che la mia esperienza non conosce.
Lei costruisce nuova speranza perchรจ, come scrive la filosofa M. Zambrano: la vita vuole vivere.
E l’autrice aggiunge: nonostante il dolore. -
PANNI SPORCHI
La vicenda si svolge in una lavanderia a gettoni. Lorenzo, uomo di circa 40 anni, resta bloccato per un guasto alla lavatrice in cui ha messo il suo bucato. Deve attendere l’arrivo del tecnico in quanto la societร di manutenzione non si rende responsabile per il bucato eventualmente abbandonato. In attesa del tecnico, Lorenzo incontra vari personaggi che per motivi diversi frequentano la lavanderia espressa. Vasco, barbone che in pratica vive lรฌ dentro a causa di una recente e dolorosa separazione dalla moglie. Valentina, spogliarellista e aspirante editrice, che essendo stata chiusa fuori casa dal coinquilino deve lavare asciugare e stirare i vestiti che indossa per recarsi ad un appuntamento di lavoro fondamentale, Antonella, il primo amore di Vasco, che non ha mai smesso di amarlo nonostante sia stata da lui lasciata per sposare un’altra e Amanda la ex di Lorenzo che si reca nella lavanderia per chiudere definitivamente la partita con Lorenzo. In contro tesi col proverbio secondo il quale “I panni sporchi si lavano in casa” tutti i personaggi si trovano a raccontare le loro vicende e piccole tragedie dentro la lavanderia a gettoni. Una umanitร smarrita e centrifugata da una societร che lascia sempre meno spazio alla poetica della vita e che obbliga molti a scelte che poco hanno a che fare con i loro sogni. Ma lavarsi la coscienza, da ai vari personaggi la possibilitร di sperare che alla fine la ruota possa girare a loro favore, proprio come gira il cestello della lavatrice che lava i panni sporchi.
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IL VANGELO SECONDO ANTONIO
Don Antonio, un parroco di una piccola comunitร , vicario generale del vescovo, si ammala di Alzheimer. Al suo fianco la sorella, devota perpetua dal carattere rude e un giovane e candido diacono. La malattia colpirร la mente brillante di questo sacerdote e nulla sarร piรน come prima: i congiunti si muoveranno a tentoni in un terreno per loro sconosciuto, con rabbia, insofferenza e shock. Don Antonio, entrato nella nebbia, inizierร a perdere tutti i riferimenti della sua vita ma allaccerร un rapporto nuovo e singolare con Cristo che porterร avanti anche quando, alla fine, si sarร dimenticato della malattia stessa. Il racconto della malattia, condito dell’involontaria comicitร che si porta dietro, รจ anche il pretesto per riflettere sulla fede e sul senso religioso che ognuno di noi, volente o nolente, ha dentro di sรฉ.
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IL DISCORSO DEL CAPITANO
“Si parte tra i puntini, anzi, tra le puntine, si arriva tra le stelle, lรฌ dove fu calciato quel giorno l’ultimo pallone di Francesco Totti. E in mezzo c’รจ il discorso del capitano che รจ una sorta di dichiarazione dei diritti dell’uomo, la proclamazione d’indipendenza del mondo, la magna carta di Roma, la letterina di Natale del figlio piรน amato, ma scritta a maggio e valida per tutta la vita.
Il romanzo di Manfridi riconosce un posto nella letteratura al discorso di Totti, che quel giorno รจ stato piรน Totti che mai, senza aver segnato, senza aver inciso, se non per il fatto di essere in campo in quei minuti finali di una partita che ci ha spaventato e poi fatto esultare e poi ridere e poi piangere come se fosse la summa di tutte le partite del mondo.”Dalla prefazione di Daniele Lo Monaco
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LA PARTITELLA
“Uno sterrato ai piedi di una scarpata su cui passa un cavalcavia. Sul terriccio grumoso, due linee di gesso bianche. Si tratta del corner di un campetto di calcio presso cui, sin dalle prime ore dell’alba, affluiscono vari ragazzi e ragazze che, disertando la scuola, si sono lรฌ dati appuntamento per una partitella di cui gli uni saranno protagonisti e le altre spettatrici. La situazione, solo marginalmente legata all’evento calcistico, รจ tale da consentire un intreccio di racconti. Piccoli grandi amori… ansie di crescita… sogni di trionfi futuri… progetti matrimoniali… e quant’altro ancora puรฒ immaginarsi come alimento fantastico di quell’ineffabile etร di passaggio che รจ possibile individuare nel valico tra l’ultimo anno di scuola e il primo di universitร , o di lavoro.
L’etร delle prime occasioni, delle grandi attese, del futuro che incombe”Dall’introduzione dell’Autore
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Appunti e riflessioni sull’opera di GIUSEPPE TROCCOLI
Il presente studio รจ stato oggetto di tesi all’esame di maturitร di Carlo Forace.Tenuto nel cassetto per tanti anni, oggi l’autore, senza nessuna pretesa letteraria, sente la necessitร di pubblicarlo in quanto docente dell’Istituto Comprensivo di Lauropoli, dedicato per l’appunto a Giuseppe Troccoli. Tale bisogno scaturisce dalla non conoscenza, dei docenti e degli alunni, dell’importanza del poeta-scrittore Giuseppe Troccoli, nato a Lauropoli nel 1901 e deceduto a Firenze nel 1962. Egli si รจ distinto a livello nazionale con la sua vasta produzione che si รจ articolata con poesie, romanzi, opere teatrali e saggi critici. L’occasione di avere uno strumento pratico e sintetico, secondo l’autore, รจ rilevante per dare la possibilitร ai docenti di utilizzarlo al fine di poter far conoscere e apprezzare ai ragazzi la valenza delle opere dello scrittore-poeta paesano al quale, giustamente, gli รจ stato dedicato l’Istituto Comprensivo.
Naturalmente la pubblicazione รจ rivolta anche ad altri, con l’obiettivo di appassionarli al passato e ai personaggi che sono vissuti in questo territorio.Tutto ciรฒ servirร a sviluppare la conoscenza delle”nostra” storia e quindi aumentare l’orgoglio di appartenenza alla propria terra, la quale ha tanto bisogno di essere amata e apprezzata, per poi veicolarla, con il contributo di tutti, verso un meritato sviluppo. -
QUI SONO NATO
Le fotografie di Nicola Caracciolo120 pagine, oltre 200 stupende foto. Il libro “Quรฌ sono nato”, che raccoglie scatti del castrovillarese Nicola Caracciolo, raccontati da testi del giornalista Lucio Rizzica in una impaginazione del grafico Stefano Marcialis, รจ edito da La Mongolfiera. Comunitร , Terra, Sacro e Segno sono le bussole guida di questo affascinante percorso identitario di grande impatto, suscitato dall’amore per la propria Terra, per le proprie Origini e Radici.
L’opera, la prima per Caracciolo, tra tanto lavoro ed appostamenti a favor di luce, ancora una volta testimonia la sua capacitร espressiva e umana di saper catturare , rendere e fissare le immagini degli antichi manufatti per poi riproporli con un Cuore e forza straordinari, che non hanno mai “tradito” le peculiaritร dei luoghi natali. (da Il Dispaccio.it) -
RIFRAZIONI. Scritti in onore di Michaela Bรถhmig
Scritti in onore della professoressa Michaela Bohmig da parte di molti che ” hanno voluto restituire a Michaela, in segno di vicinanza, immagini rifratte della sua ricerca” I Curatori.
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ZOZรS
(…) Il fatto รจ che in Zozรฒs l’azione รจ totalmente delegata alla parola, e in questo sta il valore strutturalmente drammaturgico della lingua di Manfridi. Si tratta, qui, di un processo agito a livello psicoanalitico, in cui la rivelazione che Edipo รจ l’assassino di Laio, ma anche figlio dell’assassinato e di Giocasta, รจ – per dirla con Freud, che nell’Interpretazione dei sogni definisce l’Edipo Re come il paradigma del fenomeno psicologico – “gradualmente e ad arte approfondita e ritardata”. Una rivelazione in cui il riconoscimento รจ riconoscimento di sรฉ, e, allo stesso tempo, รจ una realtร in cui il destino dell’auto-agnizione si compie ripercorrendo in modo sempre piรน consapevole quegli stessi gradini inconsapevolmente discesi verso l’abisso oscuro del proprio essere. Un thriller verbale e psicoanalitico, insomma, in cui l’indagine poliziesca della concatenazione di eventi conduce al disvelamento della insopportabile veritร attraverso successive e inesorabili deduzioni, con un meccanismo a orologeria puntualissimo in cui ogni singola parola gioca il suo insostituibile ruolo.
Dalla postfazione di Claudio Boccaccini -
TRA LUCI ED OMBRE
Un insieme di testi indipendenti l’uno dall’altro ma uniti dal voler mettere in scena la “fragilitร ” dell’uomo, dell’essere umano.
Luci tenui accompagnano questi personaggi verso il loro destino vagando tra parole fatte d’incertezza e di speranza. Un linguaggio che varia, da uno stile piรน poetico, sino ad un linguaggio piรน moderno e piรน veloce. Stili diversi ma uniti da un uso intenso di pause e silenzi, colmati dalla bravura dell’ attore che deve essere capace di riempirli con la sua essenza. Un insieme di opere che mescola luci ed ombre dove ogni personaggio ha un segreto, un conflitto con sรฉ stesso e con gli altri. Dove tutto non รจ ciรฒ che sembra. (Dall’introduzione a cura dell’autore).“Il drammaturgo รจ colui che vive tra le luci e le ombre della scena”
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LA BANDA
LA BANDA racconta l’inaspettato e folgorante incontro di un militare di leva con la musica e l’arte, grazie ad una banda militare diretta da un semplice maresciallo. Il soldato Vigili, pur di sfuggire agli snervanti obblighi della naja, fa di tutto per entrare a far parte della Banda della sua caserma, e si ritrova affascinato dalla personalitร trascinante del maresciallo Bellini, eroico inventore e animatore di un gruppo di scalcinati, ma via via sempre piรน entusiasti, musicisti. La musica รจ l’altro elemento protagonista della storia, presente con la forza trascinante dello swing e le atmosfere romantiche di Glenn Miller, alternate alle marce da parata a volte giocose, a volte malinconiche, ma sempre popolari e di grande suggestione. Il racconto di un’avventura musicale e umana, che va ben oltre le mura di una caserma e ci riporta alla tradizione piรน graffiante della commedia all’italiana.
LA BANDA รจ diventato anche uno spettacolo prodotto dalla U.A.O. in cui il bravo e versatile Federico Perrotta interpreta tutti i personaggi. La regia รจ di Manfredi Rutelli, regista e autore con cui ho condiviso un lungo sodalizio artistico proprio sulla linea del teatro di narrazione. La musica, evocata o eseguita direttamente dal vivo a seconda dei debutti, รจ l’altro elemento protagonista dell’evento teatrale, con diversi ensemble musicali organizzati di volta in volta in giro per le piazze italiane. -
SE FOSSI UN PESCE
Una storia che mette a nudo la complessitร dell’essere umano a cominciare dai suoi sentimenti, nonostante i ruoli dei personaggi e soprattutto del protagonista: un prete fuori dal comune e fuori dagli schemi che ama con tutto se stesso, immerso nel multiforme acquario dell’identitร .
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FATA RICCIOLINA
Fata Ricciolina vi catapulterร come per incanto, in un magico regno abitato da fate bellissime e caratterizzato da un castello circondato da fiori coloratissimi, piante lussureggianti e case ricoperte di smeraldi, rubini, pietre preziose che diffondono riverberi degni dei pleniluni. Eโ un regno in cui le regole fondamentali di vita sono: il rispetto reciproco, lโoperositร ,lโobbedienza alla Fata Regina.
Le fate subito attiraranno la vostra attenzione. Due tra loro sono bellissime, alte, slanciate ma incapaci di voler bene a chi sia diverso da loro o piรน amato dagli altri per un proprio talento o per il suo corretto comportamento. Una รจ, invece, una fatina
trovatella, ritrovata abbandonata da piccola e posta in una cesta messa avanti alla porta del regno.