• IL RITORNO DI ULISSE
    (La vendetta di un Re)
    Quattro racconti epici

    Il Ritorno di Ulisse, la vendetta di un Re riunisce quattro poemi epici in prosa che sono anche perรฒ testi di incalzante forza narrativa. La poesia, violenta, coltissima, ricchissima di immagini e di significati che tende come non mai al Sublime in un epoca di stupiditร  totale, di mediocritร  generalizzata e di esplicita ostilitร  nei confronti del genio rappresenta in un di piรน l’eccezionalitร  di questi racconti. Eccezionali per la ricchezza e la raffinatezza del linguaggio e dei linguaggi, per i significati oscuri e affascinanti che rivelano questi miti nel loro stesso svolgersi, come in Agamennone, dove il Mito e il Mistero svelato della casata degli Atridi esalta e valorizza il cuore e l’Origine stessa della Cultura Occidentale, in una parola torna alla sua primigenia potenza. Non da meno di Eschilo o di Omero Foschini conosce i segreti di una parola liberata dai suoi vincoli oppressivi e dai suoi schemi. E i personaggi sfolgorano di nuova luce in queste pagine. Il primo racconto incentrato sul ritorno di Ulisse a Itaca incalza e coinvolge il lettore, ritardando la scena finale della vendetta con grande abilitร  narrativa, quella che volgarmente รจ chiamata suspence, e allo stesso tempo colpisce il lettore piรน sensibile con le sue sfolgoranti immagini poetiche. Il secondo testo รจ basato sulla nascita mostruosa e inedita del dio Pan e sulla conosciuta vicenda di Pan e la Ninfa Siringa, essendo l’autore pienamente cosciente di tutti i suoi significati filosofici. li terzo, capolavoro indiscusso della raccolta esalta un Agamennone inedito preda di una forsennata sete di grandezza. Il quarto, Il Destino di Orfeo, racchiude in sรฉ e schiude al lettore il mito stesso del poeta e l’origine della poesia.

    10,00
  • ROMA-JUVENTUS 3-2
    Atto Quarto

    “Un’onda si spande in lontananza, verso la Nord. Morini lancia un pallone lungo in area.
    Lunghissimo, da sotto la Tevere. Prati lo stoppa di petto dando le spalle alla porta, che รจ un rettangolino minuscolo ai limiti del mondo. La palla picchia in terra e, sul rimbalzo, il mio idolo, balocco dei miei sogni, ha una torsione repentina, la impatta di collo pieno e in mezza girata la sbatte sotto la traversa.
    Mai visto cosรฌ bene dal parterre della Sud un gol fatto sotto la Nord!
    Benedico la miopia accresciuta che mi ha imposto lenti che ricusavo da troppo, e che dunque mi ha permesso al meglio la visione di quel gol magnifico.
    Per una volta, sono io che posso raccontarlo a chi non l’ha capito.”
    PERCHร‰ UNA PARTITA… รˆ PER SEMPRE

    5,00
  • MEMORIE DI UNA VITA FUTURAStoria di una educazione teatrale

    Il libro racconta uno spaccato del teatro italiano del secondo Novecento, in cui Marco Parodi รจ stato coinvolto, dalla Borsa di Arlecchino allโ€™Orlando Furioso di Ronconi, dalla creazione del Teatro di Sardegna agli spettacoli popolari con Gianfranco Dโ€™Angelo e Enzo Iachetti.
    “State attenti: la nave รจ ormai in mano al cuoco di bordo, e le parole che trasmette il megafono del Comandante non riguardano piรน la rotta, ma quel che si mangerร  domani.”

    Soren Kierkegaard

    15,00
  • GIOVANNI CHECCHI 1927-2003

    La monografia Giovanni Checchi 1927-2003, fortemente voluta da Anna Kiss, che ha firmato lโ€™affettuosa Premessa in stile epistolare, e curata dallo storico dellโ€™arte Giorgio Di Genova, ricostruisce le vicende biografiche e artistiche dellโ€™artista attraverso i testi del curatore (Giovanni Checchi, pittore metamorfico e visionario), di Matilde Tortora (Giovanni Checchi e il cinema), di Barbara E. Barich (Giovanni Checchi: un pittore e lโ€™archeologia) e le testimonianze e i ricordi degli artisti de Il Girasole Claudio Capotondi, Gino Guida e Luca Maria Patella, dellโ€™attrice Stefania Sandrelli, Paola Petri, vedova di Elio, gli amici Luca Canali, Renzo Rossellini e Gian Paolo Testa, a cui si aggiungono i numerosi testi critici della ricca antologia, che ripercorre le mostre dallโ€™artista tenute nel corso della sua vita le cui tappe sono state ricostruite nella Biografia, curata dalla figlia Anita Checchi Lobo e corredata da foto di diversi anni riferite allโ€™artista e dalle copertine dei cataloghi piรน significativi.
    Chi ha conosciuto lโ€™artista scorrendo la sezione illustrativa Le opere puรฒ rinverdire ricordi assopiti, mentre chi non ha mai incontrato Checchi e ne ignora lโ€™opera puรฒ imparare a conoscerlo attraverso le immagini della sua produzione a colori dal 1957 al 1993, suddivisa per tematiche: Paesaggi, Deserti, Composizioni vegetali, Ritratti, nonchรฉ attraverso le riproduzioni in bianco e nero dei disegni e delle sculture. Comunque, senza dubbio, sia gli uni che gli altri meglio comprenderanno il suo metamorfismo che animava rovi ed alberi, o stravolgeva espressivamente le fisionomie dei volti, nonchรฉ si potranno sorprendere della spontanea facilitร  dei suoi disegni, facilitร  che gli permetteva perfino di trarre da โ€œscarabocchiโ€ spiritose morfologie riconoscibili, nonchรฉ di disegnare sul vetro, come documenta lโ€™immagine della quarta di copertina.

    A cura di: Giorgio Di Genova

    PREMESSA
    Anna Kiss

    TESTI
    Giorgio Di Genova
    Matilde Tortora
    Barbara E. Barich

    TESTIMONIANZE E RICORDI
    Luca Canali
    Guglielmo Gigliotti
    Luca Maria Patella
    Renzo Rossellini
    Gian Paolo Testa
    Claudio Capotondi
    Gino Guida
    Paola Petri
    Stefania Sandrelli

    25,00
  • ROMA-LIVERPOOL 1-1
    Atto Terzo

    “Roma-Liverpool l’avevo un po’ scansata da me, ma mai abolita.
    Come abolire un kolossal?… Un kolossal dell’anima. Roma. Roma e la sua finale. ..
    … la cittร  si era guadagnata quella finale di Coppa Campioni `83/’84 prima che riuscisse a farlo la propria squadra. Al tentativo numero uno.
    Meraviglia delle meraviglie! Come non pensare al miracolo!? E una porzione di miracolo ci รจ stata data.
    Tutto intero no, ma una porzione di miracolo giร  basta a segnare una vita.
    Qui, e non altrove, nella Roma della Roma, si sarebbe disputata l’ultima gara.”
    PERCHร‰ UNA PARTITA… รˆ PER SEMPRE

    5,00
  • PISA-ROMA 1-2
    Atto Secondo

    “Stasera siete tutti invitati ad abitare con me questo tempo di sosta, di vita sospesa. Questo segmento durante il quale il miracolo che sembrava stesse per avvenire fu colto da ictus, senza tuttavia svanire.
    Sarร  indispensabile, perรฒ, raccontare anche motto di ciรฒ che sta prima di questo segmento, e un po’ di ciรฒ che gli sussegue.
    A cominciare da una Nazionale campione del mondo che restituisce alla Serie A una Juventus coi connotati della superpotenza.
    Fatto salvo Bruno Conti, ce li ha tutti lei: gli azzurri migliori; il francese migliore; il polacco migliore. E chi non era migliore da prima, lo รจ diventato durante. Vedi Paolo Rossi.
    La si direbbe una corsa a uno. Difatti!…
    … Solo che quell’uno non sarร  l’uno che era stato previsto.”
    PERCHร‰ UNA PARTITA… รˆ PER SEMPRE

    5,00
  • LAZIO-ROMA 3-3
    Atto Primo

    “I 90 minuti sono aggrediti.
    Giร  non sono piรน 90. Giร  un po’ meno. Diminuiti di qualche secondo, ma diminuiti.
    Il derby, cominciando, comincia a finire. Ma, Dio, quanto sarร  lungo!
    Un countdown… un countdown…
    Che racconterร ? Cosa ci costringerร  o ci permetterร  di vivere?
    La Roma attacca. C’รจ. Mi rincuoro. Ci rincuoriamo tutti. Il che non vuol dire smettere di tremare. Le due cose possono andare di pari passo.
    Firmeresti per un pareggio?… Per risposta, piรน smorfie che parole.
    In molti non hanno il coraggio di dire sรฌ. Di ammettere che per una volta non hanno voglia di aver coraggio.
    Anche chi lo domanda, lo fa perchรฉ in fondo vorrebbe stimolare un’eco esplicita del proprio sรฌ implicito. Sรฌ che firmerei! Certo che firmerei!
    Una tentazione tabรน.”
    PERCHร‰ UNA PARTITA… รˆ PER SEMPRE

    5,00
  • POEMETTO PER IL RE DI NAPOLI

    In questo poemetto si avverte immediatamente il fiato caldo di chi ha attraversato molte esperienze e ne ha tratto insegnamenti e veritร  che poi hanno saputo fiorire e trovare una loro dimensione, una peculiaritร  personale e inconfondibile. Di Giacomo conosce il peso delle parole e te adopera senza sprecarle, con un timbro che evita di sfociare nella musica esteriore, con una cadenza che ci accompagna all’interno di un mondo che รจ riuscito a contemperare maniere diverse d’espressione, amalgamando la lirica all’epica, l’elegia al narrativo poetico, il parlato basso con l’aulico. Ci sono versi che sembrano creare una danza di immagini e altri che si diluiscono in accensioni che ci portano nelle atmosfere della storia senza appesantirsi.
    Si avverte che Di Giacomo รจ transitato attraverso infinite controversie abbeverandosi alle fonti alte della poesia, per questo ci fa scaldare al fuoco di una umanitร  alta fuori da sentenziositร  e da intellettualismi che pure potevano affacciarsi dato l’argomento. Egli sa dosare immagini e pensiero con accortezza, sa assegnare ad ognuna delle quattro parti il ruolo necessario per farci comprendere il tuffo nella dimensione che fa scoprire le veritร  inconfutabili dell’essere.
    Accade ciรฒ senza sforzo, con naturalezza, perchรฉ il poeta coglie ogni cosa stupito e ammirato di essere il protagonista eccezionale di un incontro eccezionale.

    (dalla Prefazione di Dante Maffia)

    0,00
  • DESAPARECIDO

    Scendere in piazza per un diritto. Scendere in piazza per avere qualcosa di necessario: il libretto studentesco liceale. Un documento che dร  la possibilitร  di avere sconti sui testi scolastici e sullโ€™utilizzo dei mezzi pubblici. Un diritto, una possibilitร  di continuare il proprio percorso di studi, di vita. Tutto parte da qui. Il coraggio di alcuni giovani che lottano per i propri sogni e che verranno considerati per questo motivo dei โ€œsovversiviโ€. Perciรฒ vengono rapiti, torturati, seviziati e uccisi. Tutti tranne uno: perchรฉ โ€œsi รจ deciso che tu devi vivere, ma una condizione: devi dimenticare quello che hai visto qua dentro, anzi devi dimenticare di essere stato qui dentroโ€. Abbiamo deciso di partire da qui, dal tema della triste Notte delle Matite, come la chiamava in gergo la polizia argentina. Una pagina terribile della triste storia dittatoriale argentina, che va dal 1976 al 1983; un periodo conosciuto come Guerra Sporca. Ci siamo fermati a capire e ci รจ venuta la voglia di raccontare, attraverso la pittura, il tango e il teatro, con una mostra e uno spettacolo, la storia di questi ragazzi le speranze che per loro voleva dire quella manifestazione. Giร , una manifestazione, come se ne fanno tante oggi, per qualsiasi motivo. Oggi รจ quasi una โ€œroutineโ€ lo scendere in piazza, ma quanti credono fermamente in quello che fanno, in quello per cui vanno a manifestare, al punto di dare la vita per i loro ideali? Quei ragazzi erano pronti a dare la loro vita per i loro sogni, a differenza di molti ragazzi e manifestanti di oggi, o forse, come molti ragazzi e manifestanti di
    oggiโ€ฆ Non lo sappiamo, ma crediamo che mostrare ai ragazzi, alle persone, la storie di quei ragazzi, di quelle persone, possa essere
    utile a fare una riflessione. Una riflessione, questo vogliamo. Perchรฉ nel mondo di oggi, che va ad una velocitร  supersonica, molto spesso non cโ€™รจ il tempo per fermarsi a riflettere. Eppure, a volte, sarebbe meglio riflettere e imparare dal passatoโ€ฆ.
    (Lo spettacolo teatrale รจ accompagnato da una mostra di quadri e da ballerini di Tango).

    7,00
  • GAY PANIC

    Il testo รจ ispirato a un fatto realmente accaduto durante la guerra in Iraq.
    Un turno di guardia in una torretta di sorveglianza. Daniel, un marine americano. Zaggam, una giovane recluta della rifondata Guardia Nazionale irachena.
    Questo accenno di conoscenza, di amicizia e infine di amore fisico diventa suo malgrado tragedia, ma conserva l’ironia e lo stupore possibili solo per una vicenda staccata dalla macchina mediatica e dai suoi bollettini di guerra. Un frammento della guerra che include l’elemento decisivo della sessualitร , nonchรฉ la sindrome, il “gay panic” appunto, che minaccia il sistema nervoso dell’esercito americano.
    Daniel e Zaggam con le loro incertezze e i loro dubbi hanno la missione di ricondurci nello spazio mentale dove “quello che si vede non รจ quello che รจ”. Il loro confronto ci offre il privilegio di osservare due individui alle prese con il problema della comunicazione, con la difficoltร  di restare umani in un contesto che per ragioni diverse li ha isolati rendendoli sempre piรน estranei a sรฉ stessi, sempre meno convinti di prendere parte alla Storia.

    7,00
  • IL VENERDรŒ SANTO A CASSANO ALLO IONIO
    Origini, sviluppi e mutamenti

    Questo lavoro รจ stato oggetto di unโ€™accurata ricerca antropologica sul campo durata ben quattro anni e vede protagonista lo svolgersi del rito della Processione del Venerdรฌ Santo a Cassano Allo Ionio, un paese situato in provincia di Cosenza, precisamente sullโ€™alto Jonio cosentino.
    Lโ€™obiettivo รจ stato quello di valorizzare questa sacra rappresentazione teatrale, ancora viva nel meridione, che si svolge percorrendo le stradine del centro storico di Cassano, meraviglioso contesto scenografico.
    Questo rito รจ risaltato da coloro che ricoprono le vesti, in senso lato del termine, di attori:
    i flagellanti, coloro i quali hanno chiesto o hanno ricevuto una grazia dalla Madonna, indossano una veste bianca con il cappuccio mantenendo lโ€™anonimato (soggetto principale a cui lโ€™autrice ha dedicato la copertina realizzando un disegno a carboncino); la Bara del Cristo Morto, meravigliosa scultura lignea del 1600; la Madonna Addolorata, con il suo abito maestoso e il volto sofferente, accompagnata dalle Addoloratine, bimbe che indossano lo stesso abito della Madre afflitta a sottolineare la loro devozione; i Cantori, donne, uomini e bambini che intonano canzoncine in vernacolo rivolte al dolore della Madonna; i Misteri, statuette in legno e gesso, che narrano la Passione del Cristo e infine il magico suono degli strumenti musicali che intonano note di dolore, ossia la bรนccina, la trรฒccola e i due tamburi.
    Il compito รจ stato quello di scavare (come fa un archeologo), guardare e rivivere con occhi diversi il rito piรน sentito del popolo cassanese, per poi raccontare alla comunitร  e non solo anche a chi si affianca per la prima volta a questa tradizione popolare.
    Raccontare per scoprire il vero senso che la porta avanti, analizzandone simboli e figure emblematiche che la caratterizzano

    Eโ€™ stato un duro lavoro di ricerca a causa del materiale inesistente e in parte perduto, per cui allโ€™autrice non restava altro che avvalersi del materiale orale, mediante le interviste, presenti nel libro, riportate rigorosamente in lingua dialettale.
    Oltre le interviste vi รจ un accurato materiale fotografico e alla fine del libro, allegato in copertina, cโ€™รจ un dvd allโ€™interno del quale sono riportate le riprese video che riprendono la fase di preparazione, lo svolgimento e la conclusione della Processione del Venerdรฌ Santo del 10 aprile 2009.

    20,00
  • STELLARUM OPIFICE
    Omaggio a Suor Maria Celeste Galilei

    La figlia di Galileo, Virginia, venne alla luce al fiorire di un nuovo secolo: il 1600. Nacque dalla relazione illegittima dello scienziato con Marina Gamba di Venezia. Dopo il suo tredicesimo compleanno Virginia entrรฒ nel convento di San Matteo in Arcetri prendendo il nome di suor Maria Celeste.

    5,00
  • FRANCESCA
    La santa degli emigranti

    Francesca Cabrini, la santa degli emigranti in un monologo scritto da Enrico Groppali e diretto da Maurizio Panici. Il lavoro รจ stato presentato ai Mercati di Traiano a Roma per il Festival Internazionale della Spiritualitร  โ€œDivinamente 2010โ€ diretto da Pamela Villoresi.

    5,00
  • L’ARCA DI NOรˆ

    Melologo per quattro attori – soprano – flauto traverso – orchestra d’archi

    10,00
  • COME DIVENTARE TREMENDAMENTE ROCK SENZA LASCIARCI LA PELLE

    […]”Insomma, voglio dire che, come tutti quelli della mia generazione, sono cresciuto con la televisione. Candy Candy mi ha insegnato il concetto di sfiga. Lamรน il concetto di figa. I fondamenti filosofici principali della vita mi sono arrivati dalla tv privata. Altro che Platone, che tra l’altro in Pollon non faceva neanche la comparsa.
    Poi all’improvviso, sempre guardando la televisione, ti accorgi che da un giorno all’altro sei cambiato. Quello che eri ieri non c’รจ piรน, e da oggi sei un altro. La domanda che ti fai รจ: da dove viene il “nuovo me”? Ma soprattutto: che cazzo di fine ha fatto quello di prima?[…]”

    10,00
  • WAKEFIELD, Lโ€™UOMO CHE VOLร’ OLTRE SE STESSO

    โ€œWakefieldโ€ รจ una novella di Hawthorne che narra di un uomo determinato a guardare la propria vita dal di fuori.
    Per farlo, il protagonista abbandona la famiglia prendendo alloggio nella stanza di una pensione che fronteggia la casa da cui รจ venuto via, e qui rimane per una ventina dโ€™anni sino al giorno in cui decide di riattraversare la strada e ritornare dalla moglie (ormai spenta da una vedovanza ritenuta certa) con lโ€™intenzione di riavviare il mรฉnage di un tempo come se nulla fosse accaduto.
    Da qui si parte per un viaggio che, attraversando Poe e Melville, giunge imprevedutamente alle Olimpiadi messicane del โ€™68 per raccontare una prodigiosa impresa sportivaโ€ฆ
    โ€ฆ per raccontarla dal di dentro, quasi in presa direttaโ€ฆ
    โ€ฆ e per raccontare qualcosa da molti dimenticata.
    O forse mai saputa.

    5,00
  • SUOR MARIA UMBERTA DI GESร™
    1942-1995

    Il 6 e 7 Maggio del 2009, con una iniziativa unica, mai prima sperimentata, la Diocesi di Cassano allo Ionio, con al timone il suo vescovo, Mons. Vincenzo Bertolone, si riuniva in convegno, nello stupendo scenario della cittadina di Altomonte, per onorare quanti, nei tempi antichi e moderni, hanno vissuto nella luce della santitร , nei diversi ruoli dalla Provvidenza loro assegnati.
    รˆ proprio in quella occasione che il prof. Enrico Cirianni ha presentato una figura ai piรน sconosciuta. Una donna di Cassano, moderna e pia, della quale, giustamente, lโ€™Autore di questa relazione, mette in mostra i lati piรน significativi della sua non lunghissima vita terrena.

    Angelina Gallo, donna mite, di alta cultura, inserita in posti di responsabilitร , dedita alla formazione dei giovani, esperta in pedagogia e psicologia, fu come trasportata dallo Spirito Santo attraverso un cammino spirituale e mistico, che fece di lei non soltanto una religiosa esemplare tra le Suore del Verbo Incarnato, ma unโ€™anima innamorata di Dio, che, attraverso Gesรน Cristo per il quale il suo amore crebbe come fiume in piena, incapace di trattenersi nel suo alveo, ma riversando le sue acque su quanti incontrava, rendeva le anime feconde e spargeva il seme di una pietร  mai mielosa o pietista, ma semplice e robusta, rinvigorita dalla preghiera, dallโ€™ascesi, dalla costante attivitร  educativa.
    Il prof. Cirianni ha mostrato questo cammino ed ha illustrato la figura di questa donna cassanese in modo tale da renderla non solo nota alla gran parte dei presenti, ma, in prospettiva, gettando le basi per una piรน approfondita riflessione che possa portare suor Maria Umberta di Gesรน – se questo รจ il disegno di Dio – verso riconoscimenti canonici di quella santitร  che ha perseguito, con umiltร  ed ardore, per tutta la sua vita.

    Suor Maria Umberta non รจ la sola ad avere illustrato e santificato la nostra terra, ma parte di una folta schiera di uomini e di donne che, nellโ€™antica e gloriosa Diocesi โ€œdei due mariโ€, hanno predicato e diffuso il Vangelo meno con le parole che con la testimonianza della loro vita.
    Enrico Cirianni, che tanto entusiasmo ha mostrato nellโ€™illustrarne la figura e lโ€™opera, potrร  continuare a cercare testimonianze e documenti che approfondiscano quanto giร  di questa Donna noi conosciamo.

    Mons. don Carmine Scaravaglione

    5,00
  • DEFCON X

    Defcon X รจ la prima opera letteraria della Compagnia Fantasma. La vicenda si svolge a Bologna, una cittร  preda della propria furia sicuritaria, in cui รจ difficile distinguere tra chi davvero dovrebbe fare paura e chi con la paura guadagna e controlla. Il dottor Francesco Passini, psicologo, all’indomani della morte di suo padre cerca di contattare Paolo Rapetti, un vecchio paziente che sembra sparito nel nulla. Dopo i primi tentativi andati a vuoto la ricerca del dottore si trasforma ben presto in un’ossessiva corsa contro il tempo che lo metterร  faccia a faccia con le proprie paure piรน recondite. Defcon X รจ una storia in cui i personaggi cercano una possibile via d’uscita alla paranoia collettiva o, al contrario, la sposano definitivamente, una storia che riflette sulle angosce reali o presunte del mondo in cui viviamo.

    10,00
  • I DOMENICANI DI CASSANO

    Non si vuole qui proporre una storia della presenza dei Padri Predicatori in Calabria o nella nostra Diocesi. Ci mancherebbe altro. Si vuole, al contrario, solo offrire ai giovani studiosi locali un primo covone dโ€™informazioni necessarie, soprattutto sui documenti di non facile reperibilitร  e, talora, di piรบ difficile consultazione, perchรฉ possano, partendo proprio da una piccola base documentale, con maggior speditezza condurre le proprie ricerche e i successivi studi di approfondimento sulla presenza dei figli di San Domenico nel nostro territorio comunale e, segnatamente, nella nostra cittร  di Cassano, e anche, e soprattutto sui Cassanesi entrati nellโ€™Ordine dei Padri Predicatori. Tanti, di certo, resteranno ignoti, perchรฉ i loro nomi non compaiono nei documenti al momento conosciuti, piccoli frati dediti alla predicazione o ai minuti quanto utili lavori nel loro convento, operai umili in quella porzione della vigna dal Signore affidata al loro Ordine. Di qualcuno si conosce appena il nome proprio perchรฉ presente in qualche Atto conservato nei vari repertori notarili scampati alla distruzione, e conservati, talora, anche in qualche archivio privato. La messe รจ abbondante, insomma, e la ricerca complessa e difficile, essendo i documenti di nostro interesse sparsi un pรฒ dovunque, e non solo nellโ€™Archivio vaticano, nellโ€™Archivio di Stato di Napoli, il piรบ importante di tutti per la storia del Mezzogiorno, e della nostra Cassano in particolare, in quello Generale dei Padri Predicatori, in quellโ€™altro di San Domenico
    maggiore in Napoli, o in quello del Convento di San Domenico in Cosenza. Preziosi scrigni si rivelano gli Archivi capitolari delle nostre diocesi calabresi, e quelli parrocchiali, per non dire dellโ€™Archivio di Stato di Cosenza, o, per la nostra diocesi, di quello di Castrovillari, o di altri archivi, o di repertori di documenti provvidenzialmente collazionati, trascritti e, talora, pubblicati, essendosene, in sรจguito, perse le tracce a causa di sottrazioni, incendi, distruzioni, abbandoni di tanti piccoli conventi sparsi per tutta la nostra regione. P. Luigi Guglielmo
    Esposito, il vero punto di riferimento per chiunque voglia tentare un approccio serio al movimento dei Padri Predicatori nel Meridione dโ€™Italia, ha fatto tantissimo, dedicando la sua vita alle ricerche archivistiche relative al suo Ordine, cosรญ pure gli studiosi Gerardo Cioffari e Michele Miele, anchโ€™essi dellโ€™Ordine dei Predicatori, con la loro Storia dei Domenicani nellโ€™Italia Meridionale. Utile รจ anche consultare la Storia della Diocesi di Cassano al Jonio e la Storia della Chiesa in Calabria dalle origini al Concilio di Trento, nonchรฉ il prezioso Regesto Vaticano per la Calabria di P. Francesco Russo.

    14,00
  • ITINERARI CASSANESI

    Dopo Quattro scrittori e due musicisti del novecento cassanese (premio Biagio Lanza nell’anno scolastico 2005/2006), dopo Tracce (idem, 2006/2007), dopo Idee e proposte per lo sviluppo del territorio (idem, 2007/2008), la scuola consegna alla collettivitร  un nuovo lavoro dei suoi alunni e dei suoi docenti. Si fa, cioรจ, ancora una volta fabbrica di cultura, per contribuire alla valorizzazione delle nostre risorse, nella speranza che chi ha responsabilitร  di governo del territorio ne faccia tesoro e nella convinzione che solo investendo seriamente in cultura si possa invertire la rotta del sottosviluppo e si possa limitare la nuova diaspora dei cassanesi, che, purtroppo, รจ sotto gli occhi di tutti.
    L’occasione dell’attivitร  didattica sui temi del territorio รจ data dell’annuale premio dedicato a Biagio Lanza, medico e cultore delle nostre cose, a cui รจ intitolata la scuola sin dal 30 ottobre del 1982. In veritร  quei temi sono pratica didattica in tutte le classi, anche se il premio ha il merito d’illuminarli a giorno grazie al lavoro che viene condotto nelle terze.
    Si tratta di un premio istituito il 30 ottobre del 1982, in occasione dell’intitolazione della scuola a Lanza, un’iniziativa che รจ stata, ed รจ, foriera di una messe di ricerche, d’indagini, di attivitร  didattiche in genere, di cui si spera resti traccia nei ragazzi che dal quel 30 ottobre a oggi vi si sono cimentati sotto la guida attenta dei loro docenti e col contributo dei vari presidi e presidenti del consiglio d’istituto che nel tempo si sono succeduti nella scuola. Un premio, il nostro, che non consegna targhe o borse di studio ma che pubblica i lavori degli alunni, o di gruppi di alunni, affinchรฉ ne resti traccia nella loro memoria, nelle loro case, nelle biblioteche del territorio, negli archivi.

    Carlo Rango

    15,00