-
SANTA SOFIA DEGLI ALBANESI
in Calabria CitraLa presenza albanese in Calabria è uno dei temi più approfonditi della storiografia regionale. Molti studiosi si sono soffermati sull’origine e le cause dell’immigrazione epirota, le famiglie, le tradizioni, i riti religiosi, le strategie politiche, le alleanze, i rapporti con gli indigeni e i baroni.
A questo mosaico storiografico, oggi, Francesco Fabbricatore aggiunge nuovi tasselli di conoscenza, frutto di un certosino lavoro di ricerca archivistica e bibliografica e di una attenta analisi delle fonti di cognizione rintracciate e quasi sempre inedite: dagli atti regi, feudali e diocesani ai protocolli notarili. Attraverso un metodo di studio che si rifà all’insegnamento crociano e con una scrittura fluida, l’Autore mostra la verità dei fatti e fa rivivere nell’inchiostro un mondo sepolto da secoli dove gli uomini e le donne di Santa Sofia, liberati/e dall’oblio, ritornano a impossessarsi della materia e della parola.Dalla Presentazione di Antonello Savaglio
-
TORCHIAROLO NELLA STORIA
Le cronache parlano ai posteri, a più vero che i posteri non sanno interpretare le cronache, se non le sanno vivificare, se non riescono a ridare alto scritto quell’alito di vita che non svanisce nel tempo. Don Luigi con “Torchiarolo nella Storia” parla ai contemporanei per trasmettere ai posteri le radici storiche e culturali della terra di Torchiarolo. Lui stesso dice: “Quando nel giugno del 1991 detti alle stampe il mio primo lavoro di storia locale “Cenni storici di San Pietro Vernotico”, assieme apprezzamento e ai tanti riconoscimenti, che io stesso
non mi aspettavo, dovetti accettare anche qualche benevolo rimprovero di alcuni miei compaesani: “perchè hai scritto la storia di San Pietro Vernotico, trascurando o tralasciando la storia di Torchiaroio, tuo paese natio?”. Chi la pensò in tal senso, commise, senza saperlo, un banale errore, perchè io da sempre, mi sono sentito molto legato al mio paese. Don Luigi ha portato a termine questo 1avoro, condotto con cura e particolare professionalità, passione e serietà scientifica. Il suo più grande desiderio è di essere in grado di affidare alle future generazioni ed in particolare ai giovani d’oggi alcuni tratti della scoria di un piccolo paese del Salento, in modo che si sentano orgogliosi figli del glorioso passato. Il suo lavoro che si compone in due tomi nei quali vengono sviluppati 15 capitoli. In questo primo volume racconta le origini fino ad Ambrogio Caracciolo Principe di Torchiarolo. Parla di Torchiarolo quale Comune della Provincia di Brindisi, azzarda un’affascinante ipotesi sulla improbabile origine del paese, per poi delineare le origini nell’alto medioevo. Fornisce le notizie intorno al periodo Normanno Svevo, approfondisce ii periodo degli Angioini con gli Aragonesi per passare al periodo Vicereale fino a trattare alcune vicende avvenute durante il Viceregno, conclude il suo primo volume parlando di Torchiarolo come paese che addirittura assume il titolo di Principato. Vorremmo raccomandare ai lettori la diligenza di una lettura lenta, accompagnata dalla riflessione.Mario Leo e Cosimo Stefanelli