Rivoluzione e Politica in Amadeo Bordiga
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Lo studio della figura del comunista napoletano Amedeo Bordiga diverso dalla storiografia “ufficiale” anche di storiografi della sinistra italiana. Emerge una nuova figura rivoluzionaria di Bordiga sia a livello nazionale che internazionale.
SKU: | 978-88-96254-77-6 |
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Category: | Saggi |
Anno | 2014 |
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Autore | |
Formato |
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L’OCCUPAZIONE DELLE TERRE NELLA REALTÀ CASSANESE
La storia di ogni popolo è più o meno costellata di avvenimenti e fatti importanti che lasciano un solco profondo e segnano momenti decisivi e svolte determinanti nella vita del popolo stesso. Alcuni avvenimenti, poi, sono di tale e tanta rilevanza che vengono presi come punti di riferimento e di orientamento, come pietre miliari nella storia stessa dell’uomo e dell’intera umanità.
La storia dell’uomo, pertanto, è stata, è e sempre sarà ricca di fermenti e di agitazioni: conoscerli vuol dire seguire l’evoluzione stessa della storia, il cui protagonista
è l’uomo, con le sue esigenze, con i suoi problemi, con le sue aspirazioni, con le sue conquiste, ma anche con le sue disfatte. -
LA GUERRA CIVILE SPAGNOLA 1932-1943
il primo franchismo e il culto della morteQuesto libro tratta il tema della morte come fattore di sacralizzazione nei riguardi di Francisco Franco, dittatore spagnolo, in particolare sviluppando le controversia tra la Chiesa e la Falange. In maniera diretta e talvolta indiretta, tutto il materiale politico e sacro che i “caduti” – alcuni importanti – produssero su Franco contribui al consolidamento definitivo del suo potere.
La presente indagine è uno studio di storia politica. -
QUO VADIS…ADAMO?
Adamo è la metafora che sta per Umanità.
Se si intuisce una Creazione. Essa è atto unico ed eterno; è la Volontà Divina che infonde nella materia caotica e inerte il miracolo della VITA.
Qualunque tentativo di coprendere e descrivere la CREAZIONE è una riduzione alla dimensione dei limiti della mente umana.
L’evoluziosnismo coglie e descrive i processi completamente reali che progressivamente producono i mutamenti nella materia dalle forme di vita più semplici alle forme più complesse; costruendole in un percorso all’infinito.
Questo libro propone, forse, per ora, in modo troppo semplicistico e disinvolto, la tesi secondo la quale il processo evoluzionistico è il necessario medium sincretico
che attualizza la imperscrutabile Volontà Creatrice. -
GRAMSCI E LA COSTRUZIONE DELL’EGEMONIA
Ed allora perché ritornare a Gramsci?
Perché quest’ultimo scorcio di storia ha visto il decadimento dello scontro politico, ridotto a rissa personale e, più spesso, a sostegno di interessi di scarso valore morale.
Di una politica, insomma, che non ha bisogno di grandi apporti intellettuali, e che isola chi opera per una elaborazione teorica capace di leggere il passato per progettare il futuro.
Che cosa invece può insegnare Gramsci nel nostro tempo e nel nostro mondo?
Quale sarà la possibilità dei più deboli di sopravvivere e di difendersi dal potere delle concentrazioni economiche, dalla forza onnipervasiva di chi dispone dei grandi mezzi mediatici, dallo sfruttamento economico delle risorse e della manipolazione genetica?
Il metodo analitico e la coscienza critica dell’estensore dei “Quaderni” tracciano una strada validissima ed attuale al di fuori di ogni nostalgica rievocazione riduzionistica e reducistica.
Ivan Furlanetto -
CAMILLO BENSO CONTE DI CAVOUR
Vita e morteTutti conosciamo il nome di Camillo Benso Conte di Cavour. Se non altro per le vie che, in ogni città italiana, hanno preso que¬sto nome. Come, del resto, per restare in tema risorgimentale, il nome di Giuseppe Garibaldi o di Giuseppe Mazzini. Non credo vi sia città, grande e piccola, in cui non esista la presenza di questi personaggi da identificare, con i loro nomi, le vie principali.
In poche parole Camillo Benso Conte di Cavour, diciamo subito che è stato il più geniale uomo politico italiano da dopo la costituzione del Regno d’Italia e, poi, della Repubblica italiana.
Fu un uomo di grande intelligenza e di forti intuizioni. Seppe prendere decisioni, all’apparenza avventate, perciò contro il parere degli altri, le quali, invece, portarono a degli esiti del tutto positivi, a volte straordinari. -
IL FOLLE VOLO DELLA PAROLA PER LA MUSICA
Saggio sul Teatro d’opera, sulla musica, sui grandi artisti : si passa da Wagner a Nietzsche, da Mozart a Kierkegaard, da D’Annunzio a Wilde, da Matteo Brega ai francesi Barthes e Baudrillard…
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LE RADICI DEL COMUNISCMO SCIENTIFICO
Genesi e struttura del ‘Il Manifesto’Marx nel “Il Manifesto” ha segnato una delle svolte epocali dell’umanità.
“Il Manifesto” è uno di quegli scritti che non ti permette più di essere come prima, e ti lascia arricchito di una nuova luce di speranza.
Un monumento della storia del pensiero ma anche documento della possibilità di costruire qualcosa di concreto. Le pagine fuoriescono dal limite del loro contesto storico e disegnano un “utopia realistica” in quanto parlano di libertà, a partire dalle condizioni materiali di una classe oppressa; il prometeico sforzo atto ad affrontare in profondità il tema della libertà dell’uomo di ogni epoca allorchè ci siano da spezzare le catene della propria servitù.
Anche quando fu scritto, nel 1847-48, c’era uno scopo futuribile di quella che doveva essere al momento una lotta reale, una società non di nuovi dominatori, ma quello dato dalla classe operaia, la risposta alla lunga attesa, di un’umanità senza classi: «Uno spettro s’aggira per l’Europa: lo spettro del comunismo», esordiva questo documento storico che ebbe la diffusione universale che spetta ai testi sacri. «Proletari di tutti i paesi unitevi», chiudeva con l’esortazione ad attuare con la prassi ciò che sembrava un’ineluttabile esigenza della storia.
Nel “Il Manifesto” l’enucleazione, quindi, di un passaggio epocale, quello della rivoluzione comu-nista i proletari hanno da perdere unicamente le loro catene; Marx spiegava con ferma convinzione più che augurio, che i lavoratori hanno invece da guadagnarvi tutto un mondo. E trascorso più di un secolo e mezzo, e cosa ci resta tra le mani, oggi che la classe sembra avere smarrito la sua coscienza? Quella di rappresentare il “totalmente altro”. Per questo, nonostante le sentenze emesse dalla cosiddetta “fine della storia”, oggi possiamo dire che “Il Manifesto” non è un semplice documento storico, ma rimane termine essenziale del passaggio della classe dall’ “essere classe in sè all’essere classe per sè”, e ciò nella prospettiva della liberazione dell’umanità. Tutto ciò è il lascito che si è ritrovato in questa nuova lettura de “Il Manifesto del Partito Comunista”. -
INCONTRI
Questo volume raccoglie, approfondendoli, una parte degli articoli pubblicati tra il 1997 e il 2002 su diversi settimanali, e su “Calabria”, mensile di notizie e commenti del Consiglio Regionale.
Con gli anni ho sviluppato una sorta di “etica del tempo”, che mi impone di considerare quest’ultimo come la più preziosa tra le risorse umane, un dono importante e per nulla eterno. Mi è sembrato quasi un dovere conservare una traccia di un lavoro lungo e faticoso, svolto con tenacia e passione.
“Incontri” è un contributo minimo, segno soprattutto dell’inquietudine culturale che agita la vita di provincia…