[…]”Insomma, voglio dire che, come tutti quelli della mia generazione, sono cresciuto con la televisione. Candy Candy mi ha insegnato il concetto di sfiga. Lamù il concetto di figa. I fondamenti filosofici principali della vita mi sono arrivati dalla tv privata. Altro che Platone, che tra l’altro in Pollon non faceva neanche la comparsa.
Poi all’improvviso, sempre guardando la televisione, ti accorgi che da un giorno all’altro sei cambiato. Quello che eri ieri non c’è più, e da oggi sei un altro. La domanda che ti fai è: da dove viene il “nuovo me”? Ma soprattutto: che cazzo di fine ha fatto quello di prima?[…]”