LA POESIA IN VERNACOLO DI GINO BLOISE
6,00€
In questo libro si riprende la poesia in vernacolo cassanese di un grande uomo politico e di cultura quali è stato Gino Bloise.
Con questo libro vogliamo rendere omaggio ad un anno di distanza dalla sua scomparsa, ad un uomo che si è fortemente distinto, per volontà ed impegno nel campo della scuola, nel campo della politica, dove si è sempre schierato dalla parte della classe lavoratrice, e nel campo della cultura, dove ha spaziato in lungo e in largo, dal giornalismo alla saggistica, alla critica, alla poesia ed in particolar modo alla poesia in vernacolo cassanese.
SKU: | 88-87897-35-2 |
---|---|
Category: | Poesia |
Anno | 2002 |
---|---|
Autore | |
Formato |
Related products
-
PREGHIERE DELLA PACE MONASTICA
Il libro Preghiere della pace monastica si pubblica per la prima volta in Italia. Il suo autore, il poeta argentino Tomàs Scusceria Muffatti, lo dedicò da giovane —aveva diciannove anni— a Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco, in segno di gratitudine e affetto. Tomàs conobbe Jorge durante gli ultimi anni del liceo. Voleva diventare gesuita perché ammirava la formazione intellettuale e la preparazione culturale dei sacerdoti della Compagnia di Gesù.
El libro Oraciones de la paz monastica se publica por primera vez en Italia. Su autor, el poeta argentino Tomàs Scusceria Muffatti, lo dedicó de joven —tenia diecinueve arios— a Jorge Mario Bergoglio, el Papa Francisco, en signo de gratitud y afecto. Tomàs conoció a Jorge durante los últimos arios de la escuela secundaria. Quería convertirse en jesuita porque admiraba la formación intelectual y la preparación cultural de los sacerdotes de la Comparila de Jesús.
TEATRO 60
-
TI CHIAMERÒ DOMANI (a Fagiolina)
Questo piccolo libro di poesie è una raccolta di pensieri personali, intimi e spesso troppo drammatici dell’autore, il quale comincia a lottare contro la malattia del secolo “AIDS” e contro la morte sicura. L’autore nasce a Molfetta (BA)nel 1958, sotto il servizio militare, come impiegato civile, incomincia ad avvicinarsi alle sostanze stupefacenti e all’eroina, si sposa ha una figlia Sara (Fagiolina) a cui dedica questo libro di poesie, si separa e decide di vivere nella Comunità Saman di Sibari (Cosenza) fino a quando non è costretto dalla malattia a ricoverarsi in ospedale. Dove muore dopo una lunga sofferenza.
-
AL CENTRO DELL’ANIMA
E siamo a tre.
Dopo “Per Aspera ad Astra” e “Lacrime di cristallo”, ecco che l’autrice Romilda Ciardullo libera la sua terza opera, la raccolta di poesie “Al centro dell’anima”. Libera, verbo che non uso a caso, perchè le poesie di Romilda sembrano covare in un “nido/prigione” oscuro, per poi uscire fuori con tutta la loro forza, la chiarezza e la potenza della parola, soltanto rafforzata dalla permanenza negli abissi sconosciuti dell’anima.
E lei, la poetessa Romilda Ciardullo, non fa altro che liberare una serie di parole dotate di una potenza, di una forza, di una maturità, che ha dentro di sè, e che rappresenta il suo Centro dell’Anima, non a caso titolo della silloge.dalla Prefazione di Salvatore Genovese
-
AI CONFINI DELL’ANIMA
Le poesie di Anna: belle, struggenti, piene d’amore, di sagezza, d’intelligenza, di luccicanza, di quella semplicità tipica di tutti coloro che sanno toccare l’anima
perchè un’entità superiore ha toccato la loro.
Descrivere i pensieri che Anna sa, mirabilmente, tradurre in parole su fogli di carta, non è pensabile. Non è credibile. Non è fattibile. Farlo sarebbe pura presunzione.
Si possono, forse, descrivere gli stati d’animo degli eletti? Dei privilegiati?
Dei cultori dello spirito?
Io, personalmente non lo so fare. So dire soltanto, e in verità, che a volte, dopo una giornata in cui ho conosciuto l’aridità e l’avidità dell’uomo, spesso, mi rifugio nelle parol di questa donno del profondo sud che sa portare un po’di sole nella mia anima ferita e provata. Poi spengo la luce. E dormo sognando. Come quand’ero bimbo e sentivo, vicino, l’alito rassicurante di mia madre. -
LA VITA DI UN PAESE ATTRAVERSO LA POESIA DI GINO BLOISE
Un grande testimone del dialetto locale cassanese è stato ed è tuttora il prof. Gino Bloise che, attraverso le sue poesie scritte in dialetto, ha saputo esprimere sentimenti e stati d’animo, non solo, suoi, ma anche e soprattutto quelli corrispondenti ad un’intera civiltà; creano, quindi, un binomio tra modernità e tradizione nella sua mente. Studiare il dialetto significa coprire le nostre origini e la nostra identità. Ed è per questo bisogno di conoscersi e porsi come individui della storia che i giovani della II B, coordinati dal prof. Concistré, hanno scelto di misurarsi con un momento significativo della storia del proprio Paese, ricostruito attraverso la poesia di Gino Bloise.
-
SPALLE AL MURO (au pied du mur)
Seconda raccolta poetica dell’autore che continua il suo interessante percorso, lasciandosi trasportare sempre dal cuore e dalla mente si fonde con la “gente del Maghréb”, a cui dedica questo libro che scritto in italiano, viene tradotto contemporaneamente in francese e in arabo, un piccolo sforzo per aprire le frontiere e comunicare con più persone. Questo libro da avvio alla campagna di solidarietà “un libro per una scuola Intercomunitaria”. L’appello è rivolto a tutti coloro che sono produttori di arte, disponibili con le loro opere a contribuire per una scuola Mediterranea.
-
QUANDO IL TEMPO…
L’autrice, di Terranova da Sibari (CS), esordisce con questo piccolo libro di poesie che rivelano un percorso verso una sempre crescente maturità umana, che trova le sue origini in una fase meno adulta, ma già ricca di esperienze, a volte dolorose o ingannevoli, ma mai disperate. Si affrontano temi quotidiani e familiari che vorrebbero trasformarsi in scrittura che celano una patina di autentica spontaneità che fanno meritare a questi scritti un posto più solare del buio dei cassetti.
-
Palcoscenico
Questa raccolta di poesie, nelle quali “pathos” ed “eidos”, impressione e meditazione, stupore visivo ed evocazioni, ombreggiature e sonorità, felicemente si compenetrano, negli esiti migliori, dove la vigile sensibilità avviva la ricezione della dolorosa realtà, è nutrita di schietta partecipazione, anche nell’intreccio analogico e metaforico. La raccolta conferma le connotazioni salienti dell’Autore, il quale approda sempre ad una poetica lievitata dalla consapevolezza d’una intensa ricerca espressiva alla radice della parola, che s’incarna in versi umani e lucenti. La riflessione di Pasquale Battaglia, il quale dimostra il medesimo rispetto per la strofa e il verso libero, per giungere però alla conclusione che ogni poesia vale per quello che vive nascosto nelle pieghe delle forme, dipana entro una modulazione prosodica e metrica ricollegabile ad una dialett tradizione-innovazione, muove da interrogativi coscienziali ed esistenziali, canta ed essenzializza pensiero e sentimento sottesi da asprezze tematiche che gridano l’ansia dell’uomo del nostro tempo, soprattutto commuta il segnomagine in libero coinvolgimento nel caleidoscopio dell’umana realtà.