LA PARTICINA
Il vero protagonista di Romeo e Giulietta
7,00€
“Ho scritto la prima versione di questo testo quando avevo 22 anni per una serie radiofonica RAI da me ideata intitolata II Veneto di Shakespeare. Ogni puntata (13 in tutto) corrispondeva a un incontro con un personaggio tratto da uno dei vari titoli shakespeariani (ben cinque) ambientati tra Venezia, Padova e Verona.
Da questa compilazione di radiodrammi 6 poi nato lo spettacolo Shakespearefamily, portato in scena agli inizi degli anni 2000 nel teatro Stanze segrete di Roma come una sorta di serial drammaturgico diluito in più serate, per la regia di Claudio Boccaccini. Tra i tanti personaggi noti chiamati in causa (da Otello a Shylock, da Giulietta a Desdemona) ne spiccava uno assai marginale destinato a un’apparizione fugace ma decisiva e la cui conoscenza affido adesso alle pagine che seguono, nonché allo spettacolo che tende a riscattarlo rendendolo per una volta almeno protagonista.”
Dalla nota introduttiva dell’Autore
SKU: | 979-12-80419-34-7 |
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Category: | Teatro |
Anno | 2023 |
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Autore | |
Formato |
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LA MATASSA E LA ROSA
Il nazismo fece scempio di tanti Uomini e Donne di Fede, ma non riuscì ad oscurare, a distruggere i loro alti valori religiosi e morali. Ciò che è più interessante, non è certo stabilire la superiorità di una dottrina rispetto ad un’altra, bensì poter riflettere e partecipare ad uno scontro dialettico e costruttivo su percorsi diversi per raggiungere la Luce, ma opposti alla logica del buio, del potere, della violenza e della morte che sono state proprie del nazismo.
Lo spettacolo è un oratorio dedicato alla vita, alla fede, al martirio di Edith Stein: ebrea di nascita, convertita al cattolicesimo, allieva e poi assistente di Husserl, carmelitana, fu deportata ed entrò nella camera a gas del lager di Auschwitz nel 1942. Prima di esservi tradotta, Edith Stein fu ospite per pochi giorni nel campo di smistamento di Westerbork, in Olanda. Nello stesso periodo, per circa un anno, vi fu costretta anche Etty Hillesum, giovane scrittrice ebrea. Pare che le due si siano veramente incontrate nell’agosto del 1942 (pochi giorni prima della deportazione ed uccisione di Edith Stein) ma cosa si siano dette nessuno lo sa.
Ecco, proviamo ad immaginare di essere per un’ora in prigionia con loro e di poterle ascoltare mentre parlano sottovoce.
Testimonianza della loro luminosa esistenza, che durante il tenebroso evento del nazifascismo, ha liberato lo spirito che in loro gemeva e cantato un canto nuovo alla fede, alla vita, a dio. -
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