HUMAN
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Alberto Umbrella, in quest’ultimo romanzo, pone l’accento sul più grande disastro ecologico che il Brasile, a scapito del pianeta, sta scientificamente perpetrando: la distruzione del polmone del mondo, la distruzione della foresta Amazzonica. Una scellerata politica atta a ricavare legname e sfruttare, senza ritegno, le grandi ricchezze geologiche di questa incontaminata regione. Prendendo spunto da questo l’autore imbastisce una fitta trama, che ci permette di vivere una storia inventata ma realistica, di un’altra, autonoma e autoctona, razza umana. Questa edizione è la versione integrale, senza tagli, né censure del fortunato omonimo già pubblicato. Un romanzo antropologico sulla sopravvivenza, sulla bestialità umana contrapposta, una storia a tratti cruda, mai noiosa e dal taglio fortemente cinematografico.
SKU: | 978-88-96254-14-1 |
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Category: | Fantastico |
Anno | 2020 |
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Autore | |
Formato |
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I MILLE UNIVERSI DELLA MENTE UMANA
La mente umana ha infiniti universi, tutti ancora inesplorati; ogni universo ha la sua struttura, le sue regole e la sua organizzazione.
Ci sono anche universi senza struttura e organizzazione, universi quindi inesplorati e indefiniti.
Negli universi ci sono: grandi e piccole galassie, asteroidi, polvere stellare, corpi vaganti e buchi neri.
Dalla “tenuta” di questi infiniti universi, dalla loro armoniosa coesione e fusione dipende la personalità individuale degli esseri umani.
Molto spesso la realtà diventa fantasia e la fantasia realtà…
Due racconti di Alberto Umbrella, due racconti fantastici da leggere tutto d’un fiato, a TV spenta, due racconti che aiutano a capire “i mille universi della mente umana”. -
CRONACHE DAL MONDO PERDUTO
I doni delle fateCamminò fino alla fine del passaggio segreto, fino a che questo non lo condusse all’uscita. Non appena mise piede fuori dal tunnel, vide una verdissima ed immensa prateria che si stendeva davanti a lui. Si guardò un po’ intorno e alla fine lo vide: uno stupendo unicorno bianco, col corno d’argento e le enormi ali bianche. Cavalcava libero nella prateria e, non appena vide il vecchio, gli si avvicinò mansueto, come se lo conoscesse.
Il druido gli si avvicinò piano, accarezzandogli il muso.
“Ciao amico mio. E’ bello rivederti. Abbiamo un viaggio da compiere, tu sai dove portarmi.”
L’unicorno si abbassò per consentire al vecchio druido di salire in groppa e, quando questi fu montato, spiegò le bianche ali e iniziò a trottare per prendere la rincorsa. Galoppò per pochi metri e finalmente si librò in volo, con il druido in groppa, sparendo tra le nuvole. -
UOMO MANGIA UOMO
Man Eats Man“I racconti di Matteo Scarfò hanno origine da un dolore che forse la sua generazione non percepisce come tale e riconosce come normale progressione del vivere”.
Andrea Frezza
“La paura ci rende prevedibili, controllabili, conformi, e giustamente finiamo per temere il serial killer, il “non conforme che ci uccide”, “il pazzo non conforme e imprevedibile che uccide esseri conformi e prevedibili”.
Eros Puglielli
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MEMORY
“Quanta crudeltà è vivere sapendo che tutto si perderà nell’oblìo del nulla…” Ossessionato da questo pensiero, Aristarco Abelardi, figlio di un noto ricercatore, conduce l’intera esistenza lavorando incessantemente ad un incredibile progetto: affiancato da una qualificata équipe di scienziati, progetta la conservazione della memoria e, forse, dell’essenza stessa dell’uomo oltre la vita. Tramite collegamento cervello/computer, lo spazio fisico cerebrale potrà essere sostituito da un cyberspazio entro cui la mente, ridotta a puro software, si muoverà liberamente. Il trasferimento ingloberà tutta la memoria di una vita, l’intera essenza e forse l’anima stessa dell’uomo. Il programma viene appunto battezzato SOUL. Una tale notizia è destinata a scuotere le coscienze degli uomini di fede con un inevitabile impatto sull’immaginario collettivo: “Vivere dentro un computer dopo la morte significa ingabbiare l’anima?” Alla fine, seppur angosciato e senza speranza, lo scienziato, fedele al proprio desiderio di conoscenza, scoprirà la vera essenza dell’immortalità.
Pura fantascienza, ai confini con la visione scientifica, e suggestiva miscela di riflessioni di vario tipo, tra il sociologico ed il filosofico; una posizione di frontiera, quella di Alberto Umbrella, che pone in termini di estremo conflitto il rapporto fra uomo e tecnologia, vita e morte, memoria ed oblìo. Nei panni di un affabulatore scientifico/futurologico, lo scrittore racconta una delle più antiche fantasie: l’ipotesi di una vita post-umana, l’immortalità della pura mente. Dalla rivoluzione socratica a quella contemporanea delle neuroscienze e della neurobiologia riduttivista il passo è lungo, ma la domanda rimane ancora aperta: “che cos’è l’anima?”Marilena Seminara
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L’OCCHIO E LA MENTE
In questo libro un uomo senza volerlo coscientemente si sdoppia, compie un “viaggio fuori dal corpo” con il proprio “corpo astrale”, un uomo “normale”, un lavoratore che diventa ben presto un “evento eccezionale”, diventa “un essere straordinario” e tenta di gestire la sua nuova esistenza senza ricorrere all’aiuto di medici o sapienti vari.
Continuando nel suo “nuovo stato di essere” si sente più libero di prima e può muoversi senza il proprio corpo fisico, con estrema libertà, gioia e felicità.
Di questa sua “nuova esistenza” fa partecipe anche una donna rimasta schiava del proprio corpo fisico dopo un grave incidente che la costringeva, immobile, su di una sedia a rotelle. -
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È il primo novembre 2018. Qualcosa d’inaspettato sta per accadere nella vita della giovane Laura De Cupis. Da alcuni giorni, un’energia misteriosa la spinge a curiosare nella Biblioteca che gestisce insieme al burbero nonno, Antonio, fino a quando, all’interno di una vecchia cassapanca, scova un manoscritto antichissimo.
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