GIUSEPPE (racconto)
1,55€
Racconto, pacato e riflessivo che avvolge l’attualità, la problematica della società consumistica in paludamenti favolistici, con il merito di trasferire lo studio linguistico, l’asciuttezza del tono della parola al messaggio, facendolo più pregnante e più accoglibile.Il protagonista, di un paese di Calabria, nella sua umiltà di cuore, raggiunge il rispetto verso se stesso che passa attraverso quello verso gli altri e la natura.
SKU: | LME00017 |
---|---|
Category: | Narrativa |
Anno | 1999/2000 |
---|---|
Autore | |
Formato |
Related products
-
RIFLESSIONI PANDEMICHE
Cronache di una guerra contro un nemico invisibileFederico Rizzo ci narra la sua personale guerra contro il coronavirus al fianco della moglie infermiera. Ne viene fuori una cronaca partecipe e a tratti esilarante in cerca di una nuova igiene spirituale.
Resta un senso di incertezza dentro ognuno di noi dovuto all’impossibilità di dominare il tempo. Se non è ancora arrivata la fine del mondo di cui parlava Nostradamus, madre natura ci sta certamente lanciando un ultimo avvertimento, un monito che dovrà far cambiare il nostro modus operandi sulla terra, tanto che il recente pianete scoperto, dove ogni notte piove ferro fuso, altri non è che il riflesso ad anni luce di distanza del nostro nuovo incubo collettivo di un mondo in cui il surriscaldamento globale lascerà posto solo al freddo ferro rovente delle nostre colpe. -
LA VITA È UN DONO PREZIOSO
Lorenzo si ritrova alla vigilia della partenza per il servizio di leva. Ma il Destino, fin dal principio, si accanirà beffardamente contro di lui ed in breve lo condurra
fino ad un’irrimediabile sorte.
Ma proprio nel preciso istante che lo separa dalla fine, una voce lo ferma proferendo la frase che, non a caso, dà il titolo a questo racconto. Da quel momento in poi per Lorenzo inizierà un nuovo cammino. Romanzo, opera prima dell’autrice. -
LAUROPÒLI a cura di Carlo Forace
“In forma originale e viva, l’autore Giuseppe Tròccoli dipinge la vita della sua cittadina con scene, personaggi, ambienti, paesaggi tutti ritratti con tocchi brevi e sicuri di penna, lasciando nel lettore l’impressione d’un mondo caratteristico. Solo apparentemente staccati i capitoli, e per lo stile si può pensare a quello del Verga, ma non c’è ombra d’imitazione“. (Attilio Momigliano)
La ristampa del romanzo “Lauropòli” di Giuseppe Troccoli, a cura di Carlo Forace, offre una nuova opportunità per riscoprire un’opera che racconta con autenticità la storia e le atmosfere della cittadina calabrese di Lauropoli (CS).
-
DIARIO INTIMO DI UN COLLEZIONISTA DI MOSTRI
In questa romanzo il regista e sceneggiatore Federico Rizzo, utilizzando un tragicomico se stesso come alter-ego possibile, ci narra intimamente un anno di avventure nel sottobosco del mondo cinematografico facendoci incontrare sordide umanità figlie della pochezza dei nostri tempi. L’autore usa una narrazione cruda e diretta dialogando coi mostri generati dentro se stesso alla ricerca di una via di fuga verso la bellezza.
Tornai a casa. Ero salvo nel mio appartamento, il peggio era passato, mi aprii una birra e sorrisi guardandomi come un estraneo nello specchio. Mi richiamò ii direttore della rete entusiasta, disse che ero un pozzo di scienza e che mi invitava nuovamente a illuminare lo schermo. Fui pronto a trovare una scusa del tutto poco credibile. Per fortuna si offese e non mi richiamò mai più. Non si può vivere bene senza mai offendere nessuno. -
LA PIAZZA DI NESSUNO
E’ un romanzo ambientato in una piazza del Salento, nel mese di agosto il cui tema principale è il tempo. La quiete rende i personaggi alienati, appassionati di letture, di arte di estetismo e li porta a riscoprire vecchie storie familiari che continuano ad influenzare il loro presente. Il romanzo ci fa entrare in un universo magico fatto di stravaganze ed ironia, complessità e solitudini del mondo contemporaneo.
“Era sempre lei : la tramontana. Accendeva le passioni sopite, distruggeva i sentimenti ricolmi di vacuità. Mentre tutto intorno continuava a regnare solo il rumoroso silenzio del pomeriggio d’estate”.
-
L’UOMO CHE PARLAVA ALLE VIGNE
Jozef Lulic, friulano di origine slovena, coltiva le vigne e fermenta le sue eve cercando la strada più naturale per produrre un vino che sia un atto d’amore verso le sue creature. Ha una tale intimità con le sue piante da parlare direttamente con loro e ascoltarne gli umori, come se fossero parenti. Di padre in figlio, nell’arco di tre generazioni seguiremo i destini della famiglia Lulic e di Italo, sacerdote e allievo di Jozef, attraverso i drammi del novecento, tra guerre, ricostruzioni e viaggi nei paesi dove si coltiva la vita. Un lungo racconto tra realtà, magia e tradizione, sognando di risalire la sorgente, ossia tornare alle mitiche origini della coltivazione di un vino che si vorrebbe perfetto.
-
QUANDO I FIORI NON PROFUMANO
“Anche la solitudine di Giovanni ora appariva più evidente, né era colpa dei figli e della moglie che lo avevano abbandonato. Era colpa del tempo programmato, delle convenzioni che abituano a liberarsi del superfluo. Il vecchio è un superfluo, i dialoghi in libertà sono un superfluo, i sogni sono un superfluo. Sara è un superfluo, perché i sentimenti e la solidarietà si possono stimolare virtualmente con le immagini. Ma non è colpa del fiume in piena se l’uomo patisce le inondazioni”.
-
LA TROUSSE
Una giovane donna e sua madre confidano, entrambe, che sia loro destinato un sicuro arcobaleno ma ne conoscono, a lungo andare, solo il guaito. Il loro percorso è segnato da attese, speranze e da una continua lotta contro le circostanze.
Nel romanzo troviamo figure insolite come un musicista, automi e uccelli meccanici. A questi si aggiungono un giovane Domenico Rea, un ex-prete esperto di fuochi d’artificio e un gruppo di sfollati. Le traiettorie maschili, a volte pericolose, e treni che vanno e vengono aggiungono tensione alla vicenda.
In copertina: “Vento” di Luca Russo. Acquerello e matita colorata su carta artigianale.