ABBECEDARIO DEL BOSCO
8,00€
L’erotismo del bosco. L’arte di essere bosco. Biancaneve rimasta sola in città ad aspettare, Vulcano che si esercita a divenire fabbro, la Montagna che s’avvia giù in basso a prendere la metropolitana. L’abbecedario del bosco è un libro di versi nuovi e sorprendenti che molto dicono di tutti noi.
In esergo al volume i versi di Emily Dickinson: “il grazioso popolo dei boschi / mi riceve cordialmente, /i ruscelli ridono più forte quando arrivo”. Ma sarà vero? – si chiede Matilde Tortora in questo suo nuovo libro che riserva ai lettori sorprese a ogni pie’ sospinto, per come la poeta sa condurci nel “bosco” con versi bellissimi, originali e sapientemente costruiti, non a caso Ella ha all’attivo anche diversi libri di poesie pubblicati negli anni e prestigiosi premi di poesia ottenuti.
Matilde Tortora è poeta, scrittrice e saggista, ha pubblicato molti libri, alcuni tradotti anche in altre lingue. Nel 2000 è stata insignita del Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
In copertina: “Nel cerchio del ponte” opera di Gisella Meo, fotografia, acetato trasparente, filo, su tavoletta 29,6 x 20,9, anno 2021, per gentile concessione dell’artista.
SKU: | 979-12-80419-28-6 |
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Category: | Poesia |
Anno | 2022 |
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Autore | |
Formato |
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AI CONFINI DELL’ANIMA
Le poesie di Anna: belle, struggenti, piene d’amore, di sagezza, d’intelligenza, di luccicanza, di quella semplicità tipica di tutti coloro che sanno toccare l’anima
perchè un’entità superiore ha toccato la loro.
Descrivere i pensieri che Anna sa, mirabilmente, tradurre in parole su fogli di carta, non è pensabile. Non è credibile. Non è fattibile. Farlo sarebbe pura presunzione.
Si possono, forse, descrivere gli stati d’animo degli eletti? Dei privilegiati?
Dei cultori dello spirito?
Io, personalmente non lo so fare. So dire soltanto, e in verità, che a volte, dopo una giornata in cui ho conosciuto l’aridità e l’avidità dell’uomo, spesso, mi rifugio nelle parol di questa donno del profondo sud che sa portare un po’di sole nella mia anima ferita e provata. Poi spengo la luce. E dormo sognando. Come quand’ero bimbo e sentivo, vicino, l’alito rassicurante di mia madre. -
FRAMMENTI QUOTIDIANI
Dietro le parole contenute in questo volume batte il cuore di un poeta, di un poeta semplice che, guarda alla realtà che lo circonda con l’ingenuità di chi ha saputo conservare intatti i valori della vita, dell’amore, del lavoro, dell’amicizia, della comunità, della storia. In ogni suo verso, modulato da una musicalità di toni e registri semplice e coinvolgente. Carmine Concistrè penetra nei risvolti più riposti della vita e del mondo e ne trae sempre goccia di linfa benefica e rigeneratrice. Tradizione e modernità, memoria e futuro, realtà e immaginazione si fondono in lui, si combinano per dare luogo ad un messaggio che è ricco di speranza e di fiduciosa attesa…
Prof. Giuseppe Trebisacce
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POeTABILE STANCO (raccolta di poesie)
Raccolta di poesie pubblicate su “TEMP’ORALE – una goccia nel mare” – Quaderni di poesia dei non poeti – – POeTABILE pubblicato nella primavera del 1982, – STANCO pubblicato nella primavera del 1987.
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L’ALTRO ME
PoesieEd io come sono nei miei occhi? Dopo aver letto i versi di Filippo mi è venuta voglia di bere acqua. Come quando vedi un film dove ci si disseta con piacere e quel piacere ti viene magicamente trasferito nel corpo e hai voglia di goderne anche tu. È poesia del corpo, quella di Filippo: fisica poesia. E proprio per questo, profonda senza perdere di naturalezza e chiarità. Sono le questioni di tutti i corpi quelle che affronta: il tempo, l ’amore, l ’identità, il viaggio, il rapporto con l ’altro da sé, animali o umani che siano, con l ’esterno, anch ’esso ‘dentro’ il corpo. È quindi anche consapevolezza di essere presente in ciascun ‘vivo’ e da ultimo –non è affatto scontato– in se stesso.Tant ’è che gli viene voglia di guardarsi dritto negli occhi, per lo stesso motivo per cui a me viene voglia di bere di corsa dell ’acqua dopo averlo letto. Attento ora a Mariangela. I suoi sono versi che possono far male. Entra dentro le sue parole a piedi scalzi, così come è capace di far lei, per sentire che la sua casa è il mondo. Un consiglio d’accortezza al lettore: guarda bene dove metti i piedi. Verso il mondo nutri rispetto, è l ’unico luogo munito di tetto per ripararti la testa. La casa di Mariangela è la mia, la tua casa, dove, se vuoi, sarai presente in autentica vita, in generosa miseria. Lasciati accompagnare, come ho fatto io. Leggi e rileggi, molte sono le sorprese. Poesie femmine, queste. Per loro, naturalmente stupido, sarei capace di dare e ricevere amore. C ’era, in un tempo glorioso per la poesia come per le tutte le arti, il luogo dove si incontravano i poeti. Questo posto era tanti posti sparsi per il mondo, nelle grandi come nelle piccole città. Luoghi semplici, essenziali ma mutevoli e straordinari in virtù della presenza assidua degli artisti. Dove si incontrano i poeti in questo Tempo Nero? Negli pseudocaffè letterari? Nelle enoteche? Su internet? Non so davvero come e dove si siano mai incontrati Mariangela e Filippo. Forse per caso, in una ricerca reciproca inconsapevole. Sta di fatto che poi puntualmente si riconoscono in quello che scrivono. Posso dire che si incontrano su fogli bianchi sporcati di nero? Chiedo il permesso, per non urtare quei poeti che si scrivono addosso senza tanto cercare confronti o affinità. Mariangela e Filippo si volevano incontrare e ci sono riusciti. Fuori dagli schemi che vogliono il poeta solitario, crocifisso nell ’anima e affranto anche nel fisico; sono giovani e sani, evviva!. Ho trovato interessante questo confronto su temi e stili comuni. È stato come mettere una poesia dell ’uno davanti allo specchio e vedere riflessa la poesia dell ’altra. Nella poesia, le parole pesano ma non contano, si sdoppiano, si lasciano, si abbandonano al lettore e si lasciano ingoiare. Per questo il poeta è un viaggiatore che produce pane. Senza di me e di te che leggi, non riuscirebbe mai a partire. E a nutrire.
Introduzione di Massimo Lanzetta
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SONETTI D’AMORE
Quindici autori parlano del Petrarca nella loro lingua materna e sono tradotti con testo a fronte in italiano.
La prima edizione del presente volume, dallo stesso titolo e sottotitolo, è apparsa nel 1997. Dalla sua pubblicazione ad oggi ne sono rimaste solo poche copie,
dato per me sorprendente.
Questo particolare mi ha sollecitato a farne uscire una nuova edizione, considerevolmente ampliata per la quantità di sonetti tradotti (prima ve ne erano 40 ed ora invece 55), in cui sono stati inclusi altri quattro poeti ed una postfazione riveduta ed accresciuta (dal libro osservazioni dell’autore).
Gli editori e l’autore dedicano questo libro al settimo centenario della nascita di Francesco Petrarca (1304-2004) -
QUANDO IL TEMPO…
L’autrice, di Terranova da Sibari (CS), esordisce con questo piccolo libro di poesie che rivelano un percorso verso una sempre crescente maturità umana, che trova le sue origini in una fase meno adulta, ma già ricca di esperienze, a volte dolorose o ingannevoli, ma mai disperate. Si affrontano temi quotidiani e familiari che vorrebbero trasformarsi in scrittura che celano una patina di autentica spontaneità che fanno meritare a questi scritti un posto più solare del buio dei cassetti.
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SPALLE AL MURO (au pied du mur)
Seconda raccolta poetica dell’autore che continua il suo interessante percorso, lasciandosi trasportare sempre dal cuore e dalla mente si fonde con la “gente del Maghréb”, a cui dedica questo libro che scritto in italiano, viene tradotto contemporaneamente in francese e in arabo, un piccolo sforzo per aprire le frontiere e comunicare con più persone. Questo libro da avvio alla campagna di solidarietà “un libro per una scuola Intercomunitaria”. L’appello è rivolto a tutti coloro che sono produttori di arte, disponibili con le loro opere a contribuire per una scuola Mediterranea.
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DIARIO COMPLICE
Luis García Montero è, senza dubbio, un poeta che possiamo definire necessario all’interno del panorama culturale contemporaneo; non solo per la sua produzione artistica che gli è valsa numerosi premi, ma anche per il suo spaziare dal saggio al racconto, dalla teoria critica al teatro. La traiettoria poetica di questo andaluso ha le sue precoci radici nella sua città natale, Granada, luogo d’incontro tra le storie di tutti i giorni e la Storia; terra di arte e cultura, dove incontriamo figure come quella di Federico García Lorca, che attraverso il premio a lui dedicato, sarà testimone nel 1979 degli inizi del conterraneo allora ventunenne. Y Ahora ya eres dueno del puente de Brooklyn, questo il nome del libro con il quale García Montero vinse il Premio Lorca, racchiudeva in sé le chiavi di quella che oggigiorno è una singolare e densa produzione poetica: di lì in poi, infatti, appariranno testi come Tristia, Las flores del frío, EL jardín extranjero o il presente Diario Complice.
Con la poesia di Luis García Montero è possibile scoprire un verseggiare che prescinde dalle rime facili ed accompagna in una dimensione tanto vicina da sembrare reale.Andrea Perciaccante