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L’ULTIMA SPERANZA – poesie –
“Il mio messaggio è rivolto a chi sa di essere in grado di amare, perchè ha avuto la fortuna di essere stato educato a riguardo e di immergersi appieno nella bellezza di questo sentimento”.
“Quello che feci era solamente un tentativo di volermi bene, la speranza di poter riaggrappare tutto ciò che mi è stato strappato dalla condanna di un viaggio crudele. Una crudeltà irreversibile “…
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LA TROUSSE
Una giovane donna e sua madre confidano, entrambe, che sia loro destinato un sicuro arcobaleno ma ne conoscono, a lungo andare, solo il guaito. In questo “noir”, ci sono inoltre un musicista, degli automi, alcuni uccelli meccanici, un giovane Domenico Rea, un ex-prete che si occupa di fuochi d’artificio, degli sfollati, treni che vanno e vengono, le traiettorie degli istinti maschili, a volte finanche micidiali.
In copertina: “Vento” di Luca Russo. Acquerello e matita colorata su carta artigianale.
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FRANCESCO FRATELLO DEL COSMO
L’azione si svolge nel dicembre del 1223, quando San Francesco dopo aver chiesto il permesso a Papa Onorio III, rievoca a Greccio, la natività. Chiama quella rievocazione “praesepe” che in latino indica lo spazio degli animali chiuso dalle siepi dove vi è la mangiatoia in cui Gesù fu deposto.
Il patrono d’Italia, Francesco d’Assisi, è stato tante cose: metà religioso, metà laico, ai margini della Chiesa, ma non eretico, predicatore, difensori dei poveri, animalista, ecologista ante litteram. Nel testo dello spettacolo le sue parole si mescolano a quelle di Papa Francesco come lui sostenitore del dialogo interreligioso e pacifista: “La guerra non è mai necessaria. La Pace è resistere al male, la Pace è amore per il prossimo”. -
IL MONDO DI BLAS 2
Storie di ordinaria magiaIl secondo libro di Blas Roca Rey, dopo il grande successo del primo è stato molto apprezzato da tutti, critici e lettori. Continuano le storie di ordinaria magia, storie vere di persone che nella vita sono cadute, poi si sono rialzate e hanno continuato a vivere spesso con una Vita migliore di prima. Queste storie raccontano un mondo che l’autore vorrebbe e che ogni tanto esiste davvero. La vita è una scommessa, un azzardo, un sogno e credere nei sogni è uno dei segreti per essere felici.
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TALK SHOW
I teatri sono stati chiusi e un attore, rimasto senza lavoro, trova impiego in un talk show con il ruolo di esperto. Catapultato in una realtà che non manca di sorprenderlo, cercherà di non tradire i suoi ideali e, insieme alla moglie, immaginerà una televisione nuova. In bilico tra realismo e iperbole “Talk Show” è una commedia dal retrogusto amaro, che ci porta a riflettere sui temi della comunicazione di massa e a fermarci per un attimo su parole che sentiamo ripetere ogni giorno.
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IL PELLEGRINO
-“Il Pellegrino” è senza dubbio il testo emblematico (ed estremo) di una drammaturgia che, dopo di esso, già ha iniziato ad avere prosecuzione, e non solo per mano del suo stesso autore- (Giuseppe Manfridi)
-Siamo a Roma, ai primi dell’Ottocento. E’ passata la ventata napoleonica, e a Roma “ erano tornati li tempi antichi, e senza stà a fà tanti discorsi, campaveno bene solo li preti e li nobili parenti” e il popolo doveva arrangiarsi.-(Marcello Teodonio).
-Questo lavoro che racconta dell’amicizia tra un cocchiere e un contino milanese, che gli viene affidato, nella Roma pericolosa della restaurazione papalina di Pio VII , un’amicizia che andrà a finire nei guai, potrei definirlo azzardando una delle forme più vere e sincere di fare teatro- (Massimo Wertmuller). -
Polveri della Quarantena – Rinascita di una Fenice –
La pandemia ci ha colpiti duramente, segnati, spiazzati, peggiorati o migliorati – in base ai punti di vista – ma, cosa terribile e mirabile al tempo stesso, ci ha costretti a guardare alla nostra natura, all’intimità, ci ha obbligati a sondare i recessi più oscuri dell’animo.
(Dalla Prefazione di Mario Gaudio) -
Parole di lei-Identità gravide -drammi e commedie vol.3
Restiamo ai bordi di tutte le vite, ma se ci interroghiamo e proviamo ad inventarle o reinventarle, scopriamo che nella creazione, ogni sospiro che narriamo comico o drammatico non può che farci dire: nulla è stato facile.
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LUI-LEI -drammi e commedie vol.2
Restiamo ai bordi di tutte le vite, ma se ci interroghiamo e proviamo ad inventarle o reinventarle, scopriamo che nella creazione, ogni sospiro che narriamo comico o drammatico non può che farci dire: nulla è stato facile.
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Lauropòli – Nuova edizione e prefazione a cura di Carlo Forace
In forma originale e viva, l’autore Giuseppe Tròccoli dipinge la vita della sua cittadina con scene, personaggi, ambienti, paesaggi tutti ritratti con tocchi brevi e sicuri di penna, lasciando nel lettore l’impressione d’un mondo caratteristico. solo apparentemente staccati i capitoli, e per lo stile si può pensare a quello del Verga, ma non c’è ombra d’imitazione.
Attilio Momigliano -
Rideremo delle farfalle dorate (Un monologo e due commedie)
Il primo dei tre testi contenuto in questa raccolta “All’Appello” vira in monologo quello che all’origine era un racconto nato per un tema in classe. Estemporaneamente, dunque, e dalla penna di una ragazza appena tredicenne che, al presente, ha diciassette anni. (…) Un racconto spiazzante a ogni parola, a ogni sillaba, concepito a partire da un’idea in grado di muovere a varie considerazioni, sin quasi filosofiche, tali da trascendere la tragica dimensione storica per attingere all’irrisolta questione identitaria del libero arbitrio. (…) Tanta luce splende nel testo “Il mondo delle anime leggere”, seppure con un lieve offuscarsi di rarefatte melanconie, sino al “largo” finale che suggerisce un preciso marchio stilistico. (…) “Le nozze di Prospero”, rispetto alle suadenti anime leggere, vivaci ma anche cogitanti, aggiunge senza remore il riso all’interno di un idilliaco girotondo dove i fenomeni naturali assumono forma umana per consistere tanto gioiosamente quanto capricciosamente. (…) Giorgia Vaccarelli, nel ribadire la sua precoce abilità dialoga su festosi ritmi “boulevardier”, sorprende per l’efficacia con cui suggella il tema narrativo suscitando, al contempo, quel “piacere pertinente” di cui parla Aristotele nella sua Poetica.
Dalla prefazione di Claudio Jankowski -
I teatri di Pamela Villoresi – Cinquant’anni di spettacolo
Attraverso alcuni snodi fondamentali, il volume propone la ricostruzione della biografia artistica di Pamela Villoresi. Attrice di intensità espressiva, tra le principali della sua generazione, versatile e metamorfica, in più occasioni si è distinta anche come direttrice artistica di vari festival italiani e internazionali, nonchè di teatri principali nazionali (Teatro Biondo Stabile di Palermo).Più volte ha saputo disseminare la sua arte fuori dai palcoscenici e dai set televisivi e cinematografici, declinandola con sensibilità sociale e politica. Interprete generosa, Pamela Villoresi ha attraversato da protagonista il teatro, la televisione, il cinema, non sottraendosi nemmeno a prove registiche. Il volume ripercorre la sua ricca e articolata carriera, lunga mezzo secolo, attraverso un dettagliato contributo critico e attraverso un corpus fotografico, dai quali affiora il suo moltiforme mondo artistico.
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GIACOMO, IL PREPOTENTE – con scritti di Claudio Giovanardi e di Elisabetta Pozzi
ABSTRACT : Testo storico di Giuseppe Manfridi, il debutto è avvenuto nel febbraio del 1989 al Teatro Duse di Genova. Lo spettacolo è stato prodotto dal Teatro di Genova diretto da Ivo Chiesa. Le repliche hanno proseguito per tre stagioni arrivando al Teatro Argentina di Roma la seconda, e al Piccolo di Milano la terza. Il personaggio di questa commedia è proprio lui, Giacomo Leopardi, che i fratelli chiamavano “il prepotente”, per via di certe sue impuntate perfettamente descritte nel testo.
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SANTA SOFIA DEGLI ALBANESI
in Calabria CitraLa presenza albanese in Calabria è uno dei temi più approfonditi della storiografia regionale. Molti studiosi si sono soffermati sull’origine e le cause dell’immigrazione epirota, le famiglie, le tradizioni, i riti religiosi, le strategie politiche, le alleanze, i rapporti con gli indigeni e i baroni.
A questo mosaico storiografico, oggi, Francesco Fabbricatore aggiunge nuovi tasselli di conoscenza, frutto di un certosino lavoro di ricerca archivistica e bibliografica e di una attenta analisi delle fonti di cognizione rintracciate e quasi sempre inedite: dagli atti regi, feudali e diocesani ai protocolli notarili. Attraverso un metodo di studio che si rifà all’insegnamento crociano e con una scrittura fluida, l’Autore mostra la verità dei fatti e fa rivivere nell’inchiostro un mondo sepolto da secoli dove gli uomini e le donne di Santa Sofia, liberati/e dall’oblio, ritornano a impossessarsi della materia e della parola.Dalla Presentazione di Antonello Savaglio
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LA PIAZZA DI NESSUNO
E’ un romanzo ambientato in una piazza del Salento, nel mese di agosto il cui tema principale è il tempo. La quiete rende i personaggi alienati, appassionati di letture, di arte di estetismo e li porta a riscoprire vecchie storie familiari che continuano ad influenzare il loro presente. Il romanzo ci fa entrare in un universo magico fatto di stravaganze ed ironia, complessità e solitudini del mondo contemporaneo.
“Era sempre lei : la tramontana. Accendeva le passioni sopite, distruggeva i sentimenti ricolmi di vacuità. Mentre tutto intorno continuava a regnare solo il rumoroso silenzio del pomeriggio d’estate”.
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LA ZATTERA DI GÉRICAULT
Le radeau de GéricaultArte, passione, Romanticismo, un amore proibito, naufragi, cannibalismo, tradimento sono gli elementi di questa storia. Nel 1819, il ventottenne artista francese Théodore GÉRIGAULT espone al Salon di Parigi un gigantesco dipinto dal titolo “La Zattera della Medusa”. L’opera diventa subito uno scandalo politico per la novità del soggetto e per l’aperta accusa di inefficienza, verso la appena restaurata monarchia, che rappresenta. Il dipinto raffigura un gruppo di naufraghi abbandonati su di una zattera di fortuna, al largo delle coste del Senegal, dal vigliacco e incompetente comandante della nave, appunto messo a capo della “Meduse” unicamente per la sua passata fedeltà alla monarchia. Di centoquarantasette uomini, solo quindici sopravvissero, dopo due settimane di indicibili sofferenze nelle quali si cibarono della carne dei compagni morti.
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L’ESATTO PESO DELLA SIRENA
Marosi e approdi, nutrici che col vino allattano il mare, uomini distratti e crudeli, donne che restano. E una sirena innamorata, di cui difficilmente si potrà dimenticare d’ora in poi l’implacabile sguardo. In versi originali e nuovi una biografia trasposta dell’andare. E del mistero amaro dell’amore. Matilde Tortora è poeta, scrittrice e saggista, ha pubblicato molti libri, alcuni tradotti anche in altre lingue. Nel 2000 è stata insignita del Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri
In copertina: “Leucosia”, opera di Gisella Meo, disegno a matita su carta, 36×24,5 anno 1957, per gentile concessione dell’artista.
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LA PARTICINA
Il vero protagonista di Romeo e Giulietta“Ho scritto la prima versione di questo testo quando avevo 22 anni per una serie radiofonica RAI da me ideata intitolata II Veneto di Shakespeare. Ogni puntata (13 in tutto) corrispondeva a un incontro con un personaggio tratto da uno dei vari titoli shakespeariani (ben cinque) ambientati tra Venezia, Padova e Verona.
Da questa compilazione di radiodrammi 6 poi nato lo spettacolo Shakespearefamily, portato in scena agli inizi degli anni 2000 nel teatro Stanze segrete di Roma come una sorta di serial drammaturgico diluito in più serate, per la regia di Claudio Boccaccini. Tra i tanti personaggi noti chiamati in causa (da Otello a Shylock, da Giulietta a Desdemona) ne spiccava uno assai marginale destinato a un’apparizione fugace ma decisiva e la cui conoscenza affido adesso alle pagine che seguono, nonché allo spettacolo che tende a riscattarlo rendendolo per una volta almeno protagonista.”Dalla nota introduttiva dell’Autore