Poetessa, scrittrice e storica dell’arte, Toni Maraini è una delle maggiori esperte di letteratura maghrebina, di cui ha scritto per i principali giornali italiani. Ha partecipato a numerosi convegni sulle culture del Mediterraneo, ponendo particolare attenzione alla condizione delle donne. Ha vissuto in Marocco dal 1964 al 1986.

  • FUGA DALL’IMPERO
    ovvero il paradosso di Parmenide

    Tutto quello che stiamo vivendo noi, qui, adesso – commentò Robert -, se l’avessimo narrato a qualcuno un secolo fa, non sarebbe stato definito incredibile, bizzarro? Pura fantascienza ? (…). Poi, si ricordò delle parole di Tim Pardesh “Siamo propulsi in una fase accelerata dell’evoluzione, ma non può essere lasciata alla sola scienza dell’Impero (…) Bisogna resistere… Essere testimoni”. L’intelligenza può anche altro, eh sì, – pensò Robert in un rapido succedersi di emozioni -, è anche curiosità e amore per l’Essere… per la Terra… Conoscenza.
    La storia qui narrata possiede gli ingredienti d’un romanzo fantascientifico. Ma, non lo è. Nasce dal filone di narrativa sul futuro esemplificato da autori come Huxley o Orwell. E’ una metafora su un iperpresente già segnato all’orizzonte da indizi inquietanti. Quando il destino del mondo rischia di sfuggire di mano al buon senso dell’umanità, quando la scienza diventa onnipotenza nanotecnologica e biotecnologica per il consolidamento di un Impero al detrimento dei Nativi della Terra (piante e animali inclusi), quando segrete strategie di controllo manipolano la vita e l’informazione, allora si profilano tempi totalitari e oscuri. Il protagonista di questo romanzo, Robert JonahOsborne, è un antropologo in fuga alla ricerca di una umana e libera esistenza. Ha una meta: raggiungere Helen e Naaman, anche loro fuggiaschi, al Sud di un paese africano ridotto a Riserva. Coinvolto in una serie di eventi, deve affrontare realtà avventurose quanto impreviste per raggiungere la frontiera elettronica che delimita l’Impero. Ma, si può fuggire lontano dall’Impero? Una singolare organizzazione fondata nei primi decenni del XXI secolo da un manipolo di scienziati dissidenti, tenta di dare una risposta portando in salvo ideali etici e bagaglio nozionale dell’umanità. Di nuovo in fuga, Robert attraversa un’oasi abbandonata, abitata da qualche romito e fuggiasco. Alla fine, per sottrarsi alla cattura di alcuni Robot apocalittici, e guidato da Diamante, lo scimpanzé che della Terra conserva l’atavica saggezza, si salverà in modo del tutto inatteso. O era la sua avventurosa fuga soltanto il sogno di un viaggiatore inquieto, addormentatosi nella hall d’un aeroporto continentale?

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  • DIARIO DI VIAGGIO IN AMERICA
    Tra fondamentalismo e guerra

    Amo questa città, questo paese. Sono tanti i ricordi disseminati negli anni, gli amici, i luoghi, gli affetti che lascio dietro di me. Più ancora, lascio una parte di me. Ma lascio anche un clima di irrazionale paura, pericolose manipolazioni d’opinione e d’informazione, impensati raggruppamenti di potere che si giocano il mondo, un vacillare nell’immaginario apocalittico. (…) Che fare? Intanto, riuscire a spiegare un certo numero di cose a quanti non vogliono capire e, nel contempo, controbattere all’antiamericanismo epidermico testimoniando su un’altra America. A modo mio, ho cercato di farlo ad ogni passo del mio viaggio e seguendo il filo degli eventi. So che affrontando la questione del fondamentalismo americano, e dei suoi risvolti, i miei appunti rischiano invece di mettere in risalto un tutt’altro aspetto. Ma, è proprio tacendo che tradirei l’America della ragione, quella che conosco e rispetto. E tradirei tutti quanti potrebbero essere, e sono, minacciati dal suo oscurarsi sotto il peso di una infinita geo-strategia della possenza.

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