La poetessa – pittrice Romilda Ciardullo nasce a Lauropoli di Cassano allo Ionio (CS); si trasferisce con la sua famiglia a Torino, dove si diplomain Maturità Artistica. Ritorna nella sua Calabria stabilendosi definitivamente ai Laghi di Sibari.
Dal 1996 è non vedente. Nel 2002 pubblica il libro di poesie “PER ASPERA AD ASTRA” edito dalla Casa Editrice “LA MONGOLFIERA”; nel 2004 il libro di poesie “LACRIME DI CRISTALLO” edito dalla Casa Editrice “IL TORCHIO”. Vince Premi di Letteratura nazionali ed internazionali per le sue poesie improntate sul sociale (Premio U.I.C, Premio il Filo,Premio Roberto Farina, Premio Setea, Premio della Pace, Premio donna Eunomia ecc…); ha esposto i suoi quadri,di arte astratta, all’Oasi Francescana; Mostre personali al Convento S.Adriano a San Demetrio Corone, a Cassano allo Ionio, a Torino. Ha scritto alcuni articoli sul periodico bimestrale “Beato Angelo” di Cosenza.
Da anni lavora nel Sociale, ora è Presidente dell’Associazione di Volontariato
“IL PARADISO DEI POVERI ONLUS”. L’Associazione lavora con bambini abbandonati, ragazze-madri, donne in difficoltà, poveri ed emarginati.
-
AL CENTRO DELL’ANIMA
E siamo a tre.
Dopo “Per Aspera ad Astra” e “Lacrime di cristallo”, ecco che l’autrice Romilda Ciardullo libera la sua terza opera, la raccolta di poesie “Al centro dell’anima”. Libera, verbo che non uso a caso, perchè le poesie di Romilda sembrano covare in un “nido/prigione” oscuro, per poi uscire fuori con tutta la loro forza, la chiarezza e la potenza della parola, soltanto rafforzata dalla permanenza negli abissi sconosciuti dell’anima.
E lei, la poetessa Romilda Ciardullo, non fa altro che liberare una serie di parole dotate di una potenza, di una forza, di una maturità, che ha dentro di sè, e che rappresenta il suo Centro dell’Anima, non a caso titolo della silloge.dalla Prefazione di Salvatore Genovese
-
PER ASPERA AD ASTRA
Romilda Ciardullo è alla sua prima esperienza letteraria, dal 1996 è non vedente. Romilda adotta un linguaggio a volte romantico, altre schietto, sincero, incline
al suo animo. Spesso la sua poesia è divorata e si fa carico dei mali del mondo, così, determinata scrive: Lulù, Vedove, Le Torri gemelle…
Romilda racconta se stessa ed i suoi sogni, i desideri, le delusioni che la circondano con naturale destrezza, abile la sua penna scrive ciò che il cuore le detta, e così rapisce tutti noi nel sogno della lettura.
Anche per voi come per me l’incontro con la sua poesia, non sarà stocastico.dalla Prefazione
Anna Lauria