Leonardo Petrillo è un attore, regista e drammaturgo italiano, laureato in Servizio Sociale presso l’Università La Sapienza di Roma, dove ha scritto una tesi sulla animazione teatrale. Ha frequentato numerosi stage sulla commedia dell’arte sia in Italia che all’estero, ed è stato animatore volontario all’Ospedale Bambin Gesù di Roma.
Carriera teatrale
Nel corso della sua carriera, ha interpretato ruoli da protagonista nei principali Teatri Stabili italiani, tra cui Roma, Bolzano e Trieste, e ha ricoperto il ruolo di un riconosciuto Arlecchino in tournée internazionali, in paesi come Cina, Giappone e Russia.
Petrillo ha lavorato come assistente di Maurizio Scaparro nella direzione artistica del Festival del Théâtre des Italiens (Le Rêve du Sud) a Parigi nel 2000. Nel 2002, è stato autore e protagonista della pièce L’uomo dei Sogni, che ha debuttato al Teatro India di Roma (produzione del Teatro Argentina).
Nel 2008 inizia una collaborazione come consulente per il teatro presso l’Assessorato alle politiche culturali del Comune di Roma e si occupa del progetto Itinerari Giovani, promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. È stato inoltre coordinatore artistico dei festeggiamenti per i 140 anni di Roma Capitale e ha scritto e diretto lo spettacolo 20 settembre 1870.
Premi e riconoscimenti
La sua carriera nel teatro lo ha portato a vincere importanti premi, tra cui:
- Premio Internazionale Ennio Flaiano 2003 per la drammaturgia con The Looking Glass.
- II Premio Carlo D’Angelo 2004 con Nostalgia del Futuro.
- Menzione speciale al primo Concorso di Drammaturgia Contemporanea promosso da AGIS, ETI e SIAE nel 2007 per L’anima sotto la città.
- Premio Immagine Latina 2019 per lo spettacolo.
- Finalista al Premio Fiuggi Storia 2019 con il saggio Tripoli Addio.
Collaborazioni internazionali e giornalismo
Petrillo ha ideato e diretto il Yorick Festival, il primo festival internazionale sulla follia, in collaborazione con il Fringe Festival di Edimburgo, il Festival Off di Avignone e le Mois Molière di Versailles. È iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti e collabora con l’Associazione Stampa Italiana all’estero.
Pubblicazioni
Ha pubblicato numerosi testi, tra cui:
- Manuale di manutenzione del proprio uomo (Panini)
- Manuale di manutenzione della propria donna (Panini)
- Il pranzo è servito (Laterza)
- Carnevale Romano, rinascita di una tradizione (Palombi Editori)
Nel 2018 scrive e dirige Ezra in gabbia con Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini. Nel 2019 è autore di 1919 Fiume città d’arte e di vita con E. Sylos Labini e M. Robustelli.
Con La Mongolfiera Editrice, ha pubblicato:
-
FRANCESCO. FRATELLO DEL COSMO
“Francesco. Fratello del Cosmo” di Leonardo Petrillo, edito dalla casa editrice La Mongolfiera, è un’opera che esplora in profondità la figura di San Francesco d’Assisi, arricchendola con temi universali e attuali.
Questo libro rappresenta un’opportunità unica per immergersi nel pensiero e nei valori del santo, che ha rivoluzionato la spiritualità e il rapporto con la natura. Con 74 pagine di intensa riflessione, il volume si propone di offrire una visione nuova di Francesco, come simbolo di pace, ecologia e dialogo interreligioso.
-
PASOLINI – POUND
Odi et amoNell’ottobre del 1967 Ezra Pound, nella sua casa di Calle Querini a Venezia, rilasciò a Pier Paolo Pasolini una storica intervista. L’idea, accolta dalla RAI Radio-televisione italiana, fu di Vanni Ronsisvalle, inviato speciale e caporedattore della cultura del TG1. Lo spettacolo ricostruisce sul palcoscenico il percorso di preparazione di questo evento storico, questo incontro fra le passioni di Pound e Pasolini raccontate attraverso le loro vie crucis: percorsi che li accomunano nella sofferenza per l’arte, espressa attraverso l’arte. In scena due attori interpretano Olga Rudge, amante e governante di Pound ed il giovane regista Vanni Ronsisvalle. Il profilo dei due intellettuali affiora scena dopo scena dalle parole degli attori e attraverso un mosaico di stralci da quell’originalissima, fondamentale intervista. Alla fine sarà la scrittura dei due giganti della letteratura a conquistarsi appieno la scena.
-
EZRA IN GABBIA
Il caso Ezra PoundAl centro del palcoscenico una gabbia. Quella dove fu rinchiuso Ezra Pound, 60enne, nel campo di prigionia dell’esercito americano di Metàto, presso Pisa (Disciplinary Training Center of the Mediterranean Theater of Operations).
Pound rimase per 25 giorni, nell’estate del 1945, giorno e notte, in una gabbia di rete metallica, un tetto di lamiera ed il pavimento in cemento, esposta alle intemperie e illuminate costantemente durante la notte. Con quella gabbia iniziarono 12 anni e 11 mesi di reclusione in manicomio criminale ai quali il governo americano costrinse quello che è stato non solo il poeta più influente del ventesimo secolo, ma un maestro di pensiero, un ecologista, che ha proposto una sorta di bioeconomia, per un progresso rispettoso dei ritmi vitali e biologici e un economista che ha anticipato il pensiero d’una decrescita felice. Fu liberato nel 1958. Da allora il silenzio ha accompagnato i suoi ultimi anni di vita. Ora dopo 60 anni é “tornato”, per chiedere agli spettatori di giudicarlo, per avere quel processo che non ha avuto… è finito il tempus tacendi.