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Passio
PASSIO è una sacra rappresentazione, rifacimento di Mistero su modelli di devozione popolare di ispirazione vagamente medioevale. Essa accoglie nel suo seno vari frammenti ed atmosfere tratte dal patrimonio delle tradizioni e dell’espressività popolare intorno ai riti penitenziali della Settimana Santa, dai contrasti alle danze macabre dei “Trionfi della Morte”, dai canti processionali alle azioni drammatiche intorno al processo a Cristo ed alla Via Crucis.
PASSIO è una sorta di viaggio nella memoria devozionale di un Popolo che, celebrando la passione e la morte della Verità Incarnata, del “Dio che si fa uomo” per salvare quest’ultimo dall’antica colpa del peccato originale, riesce, con la pietà che gli è propria, a commuoversi e a partecipare emotivamente, fino a fare proprio il dramma ed il dolore della Madre di fronte allo scempio del Figlio, di fronte allo strazio della “carne delle proprie carni”. Vivendo la rievocazione dell’evento e partecipando a questa “comunione di dolore”, si celebra così un vero e proprio rito di penitenza.
Volutamente si è cercato di utilizzare una lingua inventata, una sorta di “calabrese epico”, un linguaggio cioè che non appartiene a nessun luogo in particolare, in quanto solo un linguaggio che travalica gli angusti confini dello spazio può essere adeguato per celebrare un Mistero che va al di là del tempo.
Proprio per tutto questo, al di là dell’aspetto della mera spettacolarità, PASSIO vuole porsi come profondo momento di riflessione, penitenza e preghiera. -
CHARITAS
(coedizione con Edizioni Il Coscile)Frate Francesco Da Paola, patrono delle Calabrie e delle genti di mare, è stato, senz’ombra di dubbio, l’uomo che, con il suo austero stile di vita e le sue opere,
è riuscito a polarizzare intorno alla sua persona l’attenzione della Cristianità nel buio secolo XV.
Eremita austero e penitente, ha condotto la sua missione in mezzo alla gente: schiere di diseredati a cui ha dispensato la “Carità” di una parola che è riscatto
dall’ingiustizia, liberazione dal male, sollievo dalla sofferenza e conquista della salvezza eterna.
Charitas è stato messo in scena dalla Compagnia di Teatro Popolare di Castrovillari, diretta da Giuseppe Maradei con Castrum Cantorum e le musiche originali di Salvatore Chiodi, scene di Giuseppe Filidoro, costumi di Pino Bruno, coreografie di Tilde Nocera per la regia di Giuseppe Maradei.