Attore, autore, regista e pedagogo. Nato a Napoli. Frequenta diversi corsi di formazione sia nazionali che internazionali confrontandosi con diverse metodologie di interpretazione e di scrittura. Lavora con diversi registi e maestri, tra i quali Luca Ronconi, Eimuntas Nekrosius, Giorgio Barberio Corsetti, Giorgio Albertazzi. Nel cinema e la televisione lavora anche con Lina Wertmuller, Fabrizio Bentivoglio, Matteo Garrone, Alessandro Benvenuti, Marco Risi, Stefano Sollima, Francesca Comencini, Claudio Cupellini. Conduce diversi laboratori per attori allievi e professionisti, in collaborazione anche con i D.A.M.S. di Roma 3 e dell’Unical di Cosenza, in collaborazione con Daniele Vianello. Dirige diversi spettacoli, tra i quali Edipo a Terzigno, di cui è anche autore, prodotto dal Napoli Fringe Festival 2013 e Teatro Rossosimona, e Auntie & Me di Morris Panych, con Alessandro Benvenuti e Barbara Valmorin, prodotto dalla LungTa film. E’ protagonista nella serie Sky Gomorra (Pietro Savastano). Nella terza stagione della fiction americana Hannibal, interpreta l’ispettore Rinaldo Pazzi.
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POTEVO FAR FUORI LA MERKEL, MA NON L’HO FATTO
Stay Hungry. Stay FoolishUn condominio in cui vivono quattro personaggi. Michele e Yvonne hanno tre figli e sono in forte crisi matrimoniale. Lui è uno psicanalista di successo, attraente, affascinante. Un uomo pubblico riuscito, ma con un privato che sta crollando e che rischia di travolgerlo. Lei si rende conto di essersi sposata troppo presto, che ha avuto troppi figli, che ancora non ha vissuto e che forse non riuscirà più a farlo. Poi c’è Gloria, paziente di lui e amica di lei che sogna di vivere a Berlino perché “la Germania è dentro alla storia1:SteveJobs è il suo guru, l’ultimo genio nato a questo mondo, che ha saputo cambiare la sua vita perché era un visionario coraggioso in grado di combattere il conformismo. Infine c’è Modesto un eroinomane trentottenne mantenuto dalla madre che trascorre le sue giornate a memorizzare la biografia di Jobs e a guardare film porno. Lo chiamano Steve, perché proprio come Jobs poteva essere un genio, ma non è stato in grado di credere in se stesso, vive in uno stallo che definisce onesto, finché non avrà una sua idea originale, preferisce vivere osservando il mondo piuttosto che diventarne un’ombra insignificante.
Sullo sfondo della vicende un’analisi cruda, spesso goffa e amaramente comica dell’Italia contemporanea. Il suo rapporto con gli altri paesi europei, ed in particolare con la Germania della Merkel. L’Italia, come la Germania, ha avuto dalla storia la possibilità di operare un processo di cambiamento radicale, una Metanoia che dopo la seconda guerra mondiale avrebbe potuto trasformare il nostro paese in un punto di riferimento mondiale. Dalle macerie del crollo del muro di Berlino però la Germania ne è uscita vincente, forte, mentre l’Italia con la politica dei governi deboli, della lira debole e della speculazione, ha finito per indebolire la sua identità e la sua possibilità di riscatto.TEATRO 72