Donatella Di Leo è assegnista di ricerca in slavistica all’Università “L’Orientale” di Napoli, dove insegna Letteratura russa, e docente a contratto di Lingua e Cultura russa all’Università “Aldo Moro” di Bari. Nei suoi studi si è occupata della ricezione del Faust nella letteratura russa del Novecento e dei rapporti culturali tra la Russia e la Germania.
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FAUST E LA CITTA
Dramma per la lettura e scritti sul Faust“Il lettore che conosce il grande Faust di Goethe si accorgerà che il mio Faust e la Città si riallaccia a quelle scene della seconda parte del Faust dove l’eroe goethiano crea una città libera”.
A. V. Lunaéarskij
Opera di carattere filosofico-socialista, Faust e la Città fu scritta da Lunačarskij nel 1908 durante il soggiorno italiano ad Antrodoco e completata nel 1916, un anno prima della Rivoluzione russa. L’autore, che fu anche una personalità politica di spicco, riflette artisticamente sul rapporto conflittuale tra il creatore e il creato, tra il genitore e il figlio lato sensu, tra il sovrano “illuminato” e il popolo che rivendica la propria autonomia, tra “Faust e la Città” appunto. Nell’opera occorre un confronto tra due grandi sistemi di governo, la monarchia e la democrazia, che LunaCarskij ritiene in opposizione dialettica e che nel dramma tenta di risolvere in una prospettiva socio-storica attraverso l’immagine della Repubblica Socialista fondata sul lavoro e sulla fratellanza universale.
Della visione “faustiana” di Lunačarskij e dell’origine goethiana della Repubblica Socialista realizzata dal conte Faust convertito al socialismo tratta ampiamente nella sua introduzione Donatella Di Leo.