Carlotta Clerici è scrittrice, drammaturga e regista.
Vive a Parigi da più di vent’anni e ha scelto di scrivere in francese. Traduce poi i suoi testi in italiano.
Ha scritto diverse piéces, rappresentate e pubblicate in Francia, e un romanzo Éloge de la passion (Denoel, febbraio 2017)
In Italia sono stati rappresentati II Ritorno (Stabile di Bolzano) e Stasera ovulo.
Questa monografia contiene quattro sue drammaturgie tradotte in italiano: Il Ritorno (L’Envol), Il Grande fiume (Le Grand fleuve), Non è la fine del mondo (C’est pas la fin du monde), Cosa resta di un amore (Ce qui reste d’un amour).
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TEATRO INTIMO
Ce ne andremo da qui sentendo che non è mai finito niente, e che “non ci vedremo mai più” è un appuntamento d’amore.
Con questa citazione di Romain Gary apposta alla quarta pièce della raccolta, Carlotta Clerici afferma la preponderanza e la longevità del sentimento amoroso. “Alla ricerca dell’amore perduto” potrebbe essere il titolo che definisce le quattro commedie, il cui denominatore comune è essere poste, tutte, sotto il segno dell’acqua: la prima si svolge in riva a un lago, un fiume scandisce la seconda, il mare e una piscina ecologica la terza, l’immagine mentale dell’oceano che tormenta una giovane attrice segna l’ultima. Si attribuisce in genere all’acqua un carattere femminile. Risalendo a archetipi simbolici, Gaston Bachelard definisce l’acqua come nutritiva e sottolinea il suo carattere materno, femminile. Sembrerebbe che l’autrice di questo teatro dell’intimo, sognando il destino dei suoi personaggi che coglie in un momento di crisi, sia nel suo immaginario sotto l’influsso delle onde del lago di Como che hanno cullato la sua infanzia.(Dalla prefazione di Huguette Hatem)
TEATRO 90