(Matera 1947), drammaturgo, autore di diverse opere teatrali, quali Fave e cicorie, II pozzo o della nostalgia, Condoglianze e monacelli, Corna e cattivo sangue, Isabella Morra, Giovancarlo Tramontano Conte di Matera, Ferdinando Petruccelli della Gattina un politico scomodo, II dottor Semmelweis un benefattore dell’umanità, Giordano Bruno, La prima notte di Gesù, Il segno molle del tempo. Salvador Dalì.
E stato fondatore, nel 1994, di Talia Teatro, Compagnia di Filodrammatici di Matera. E’ regista e attore nelle rappresentazioni degli spettacoli suddetti, e di opere di Autori classici, quali Euripide, Moliere, Brecht, Eduardo De Filippo, Edoardo Scarpetta, Armando Curcio, Peppino e Titina De Filippo.
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DOV’È LA VERITÁ?
Questa trilogia comprende i drammi: Cristo qui non è disceso, Chjtaridd brigante materano e Pitagora e Ippaso da Metaponto.
II primo prende spunto dai romanzi di Carlo Levi Cristo si e fermato a Eboli e L’orologio. Traspone in forma dialogica le vicende del confino ad Aliano del pittore e scrittore torinese.
II secondo trae spunto dal racconto dallo stesso titolo di Niccolò De Ruggeri, edito dalle Edizioni Meta negli anni settanta. Viene posta nella sua giusta luce la figura di Eustachio Chita, brigante materano, eliminando le conclusioni arbitrarie ed errate da parte di una discutibile cultura di matrice lombrosiana.
Per il terzo, Pitagora e Ippaso da Metaponto, si utilizzano le scarse fonti storiche a noi pervenute. Alla luce del concetto di Aristotele sulla diversità del lavoro dello storico da quello del drammaturgo, il dramma mette a fuoco il pensiero e l’opera del grande filosofo e matematico di Samo e del “nostro” Ippaso, matematico, allievo di Pitagora, nato a Metaponto.